L’atterraggio degli aerei è sempre un momento difficile per chi vive nelle zone di Peretola, Brozzi e Quaracchi, sorvolate costantemente da aeroplani in ingresso e in uscita da Firenze e costretti a convivere quotidianamente con i disagi che la vicinanza allo scalo aeroportuale comporta.
La Nazione questa mattina ha intervistato diversi residenti dei quartieri, raccogliendone le impressioni e le speranze per la costruzione della nuova pista.
Ciò su cui tutti concordano è il disagio causato dai forti rumori, veri e propri boati, generati dai motori degli aerei quando atterrano (la partenza, scrive il quotidiano, è più sopportabile), che rendono impossibile la conversazione, ascoltare la televisione, leggere e parlare al telefono, tanto è forte il rumore.
Ma anche la sporcizia che il passaggio degli aeroplani porta con sé non è da meno, dai residui della combustione del carburante fino alla polvere trascinata, e addirittura la rottura di alcuni elementi architettonici come i tetti, che racconta un abitante al quotidiano sono stati scoperchiati dal passaggio continuo degli aeroplani.
Una popolazione stremata e al limite della sopportazione che aspetta a con grande speranza l’espansione dello scalo fiorentino e lo spostamento della pista, che finalmente verrà allontanata dalle case.
La Nazione questa mattina ha intervistato diversi residenti dei quartieri, raccogliendone le impressioni e le speranze per la costruzione della nuova pista.
Ciò su cui tutti concordano è il disagio causato dai forti rumori, veri e propri boati, generati dai motori degli aerei quando atterrano (la partenza, scrive il quotidiano, è più sopportabile), che rendono impossibile la conversazione, ascoltare la televisione, leggere e parlare al telefono, tanto è forte il rumore.
Ma anche la sporcizia che il passaggio degli aeroplani porta con sé non è da meno, dai residui della combustione del carburante fino alla polvere trascinata, e addirittura la rottura di alcuni elementi architettonici come i tetti, che racconta un abitante al quotidiano sono stati scoperchiati dal passaggio continuo degli aeroplani.
Una popolazione stremata e al limite della sopportazione che aspetta a con grande speranza l’espansione dello scalo fiorentino e lo spostamento della pista, che finalmente verrà allontanata dalle case.
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