Cuore del centro storico, a due passi dalla più importante stazione cittadina e sede del Museo del Novecento, piazza Santa Maria Novella vive un periodo difficile.
Come riporta questa mattina La Nazione, infatti, residenti e lavoratori dei molti ristoranti e locali che affacciano sulla grande piazza denunciano una situazione di pesante degrado e abbandono, con persone senza fissa dimora e balordi che si aggirano indisturbati per la piazza, dormono su giacigli improvvisati davanti al Museo del Novecento e lasciano residui di cibo e addirittura escrementi, oltre che bottiglie e lattine abbandonante.
Una situazione che, racconta il quotidiano, sta diventando insostenibile per le molte persone che lavorano nei dintorni e per i residenti rimasti in questa parte della città, oltre che una scena a dir poco scioccante per le migliaia di turisti che si trovano a transitare per questa parte di Firenze.
E al quotidiano si rivolgono proprio i lavoratori dei molti esercizi della zona, che spiegano di aver provato, inutilmente, a mandar via quelle persone, ma che hanno anche paura della loro reazione, che potrebbe essere violenta ed imprevedibile.
Come riporta questa mattina La Nazione, infatti, residenti e lavoratori dei molti ristoranti e locali che affacciano sulla grande piazza denunciano una situazione di pesante degrado e abbandono, con persone senza fissa dimora e balordi che si aggirano indisturbati per la piazza, dormono su giacigli improvvisati davanti al Museo del Novecento e lasciano residui di cibo e addirittura escrementi, oltre che bottiglie e lattine abbandonante.
Una situazione che, racconta il quotidiano, sta diventando insostenibile per le molte persone che lavorano nei dintorni e per i residenti rimasti in questa parte della città, oltre che una scena a dir poco scioccante per le migliaia di turisti che si trovano a transitare per questa parte di Firenze.
E al quotidiano si rivolgono proprio i lavoratori dei molti esercizi della zona, che spiegano di aver provato, inutilmente, a mandar via quelle persone, ma che hanno anche paura della loro reazione, che potrebbe essere violenta ed imprevedibile.
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