È uno dei nodi strategici della viabilità di Firenze, che collega le due sponde dell’Arno e quartieri molto residenziali come l’Isolotto al quartiere di Rifredi e all’ingresso dell’autostrada A11.
Ma come spiega stamani La Nazione, sul viadotto dell’Indiano, dove sono in corso i lavori per la sostituzione e l’adeguamento delle barriere di sicurezza interne e sul quale si viaggia su una sola corsia, si è trasformato in un vero e proprio imbuto dove le auto viaggiano praticamente a passo d’uomo.
Essendo percorso quotidianamente da migliaia, se non decine di migliaia, di persone, il viadotto, che adesso è percorribile solo su una corsia, è completamente intasato fin dalla mattina, quando lavoratori e studenti lo affollano per recarsi a lavoro o in facoltà. E le lunghe code e la marcia praticamente a passo d’uomo non migliorano certo la situazione, anzi, contribuiscono ad esacerbare l’esasperazione dei fiorentini per i tantissimi cantieri che si sono aperti in questo periodo in città, tra tutti quelli in viale Europa e Giannotti per la costruzione della terza linea della tramvia e quelli di Publiacqua in via Bolognese.
Ora che le temperature sono destinate ad alzarsi vertiginosamente, la prospettiva di rimanere bloccati sul ponte all’Indiano, in coda in mezzo a migliaia di altri veicoli, clacson e cantieri, non può che scoraggiare. Ma servirà avere pazienza, perché i lavori sul ponte all’Indiano sono necessari per garantire la sicurezza.
Ma come spiega stamani La Nazione, sul viadotto dell’Indiano, dove sono in corso i lavori per la sostituzione e l’adeguamento delle barriere di sicurezza interne e sul quale si viaggia su una sola corsia, si è trasformato in un vero e proprio imbuto dove le auto viaggiano praticamente a passo d’uomo.
Essendo percorso quotidianamente da migliaia, se non decine di migliaia, di persone, il viadotto, che adesso è percorribile solo su una corsia, è completamente intasato fin dalla mattina, quando lavoratori e studenti lo affollano per recarsi a lavoro o in facoltà. E le lunghe code e la marcia praticamente a passo d’uomo non migliorano certo la situazione, anzi, contribuiscono ad esacerbare l’esasperazione dei fiorentini per i tantissimi cantieri che si sono aperti in questo periodo in città, tra tutti quelli in viale Europa e Giannotti per la costruzione della terza linea della tramvia e quelli di Publiacqua in via Bolognese.
Ora che le temperature sono destinate ad alzarsi vertiginosamente, la prospettiva di rimanere bloccati sul ponte all’Indiano, in coda in mezzo a migliaia di altri veicoli, clacson e cantieri, non può che scoraggiare. Ma servirà avere pazienza, perché i lavori sul ponte all’Indiano sono necessari per garantire la sicurezza.
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