Il via stamani del senso unico alternato sulla sp 87 Ponte Matassino - Reggello in corrispondenza del ponte sull'Arno nel comune di Figline e Incisa Valdarno (Firenze), deciso dalla Città metropolitana per permettere lavori di Publiacqua ha causato forti disagi alla circolazione. Il sindaco di Figline e Incisa Valdarno Valerio Pianigiani ha chiesto un incontro alla Città metropolitana per un maggior coordinamento e evitare così il ripetersi di tali situazioni. Su quanto accaduto è intervenuta anche Elisa Tozzi, consigliere regionale di Fdi, che in una nota parla di "mattina da incubo per gli automobilisti del Valdarno".
"Siamo consapevoli del disagio notevole che questi lavori, seppur necessari e indispensabili, stanno causando ai cittadini che si muovono su questa direttrice viste le attuali limitazioni che abbiamo già in essere per i lavori in località Barberino - spiega Pianigiani in una nota -. Visto l'impatto sul traffico registrato fin dalle prime ore dall'istituzione del senso unico alternato, stiamo cercando di attenuarlo il più possibile in collaborazione con la Città Metropolitana di Firenze che ha deciso, su una strada di sua competenza, di svolgere lavori in un periodo in cui la nostra viabilità era già in sofferenza. Per questo abbiamo chiesto un incontro in Città Metropolitana per evitare il ripetersi di simili situazioni in futuro perché, consci della necessità di svolgere adeguatamente tutti gli interventi di cui necessitano le nostre infrastrutture, abbiamo bisogno di un miglior coordinamento tra le necessità del nostro territorio e quelle dell'ente metropolitano. Intanto stiamo già lavorando, in sinergia con la nostra Polizia municipale, per minimizzare per quanto possibile gli impatti sul traffico che insiste sulle nostre strade".
"Le condizioni della viabilità in Valdarno sono così disastrose che, stamani, è stato sufficiente l'inizio dei lavori di spostamento del tubo di Publiacqua in prossimità del ponte sull'Arno che da Matassino porta a Figline per creare un maxi ingorgo - afferma Tozzi -. Lavoratori che sono arrivati tardi a lavoro, studenti entrati alla seconda ora a scuola. Insomma, un autentico disastro. Sia ben chiaro: la colpa non è di Publiacqua. Un tubo può rompersi, ma è assurdo che non esista un piano B. Non vi sia, cioè, una strada alternativa. Il secondo ponte, come ho più volte ribadito, è un'opera necessaria, indispensabile per il nostro territorio. In consiglio regionale l'opposizione ha fatto la propria parte, con l'approvazione dell'ordine del giorno, a dicembre, per finanziare in via prioritaria questa infrastruttura. Tuttavia si continuano a trattare i Valdarnesi come cittadini di serie B. Uno degli aspetti più gravi della vicenda risiede nella totale mancanza di comunicazione, di Comune e Metrocittà. I cittadini non erano stati minimamente informati".
"Siamo consapevoli del disagio notevole che questi lavori, seppur necessari e indispensabili, stanno causando ai cittadini che si muovono su questa direttrice viste le attuali limitazioni che abbiamo già in essere per i lavori in località Barberino - spiega Pianigiani in una nota -. Visto l'impatto sul traffico registrato fin dalle prime ore dall'istituzione del senso unico alternato, stiamo cercando di attenuarlo il più possibile in collaborazione con la Città Metropolitana di Firenze che ha deciso, su una strada di sua competenza, di svolgere lavori in un periodo in cui la nostra viabilità era già in sofferenza. Per questo abbiamo chiesto un incontro in Città Metropolitana per evitare il ripetersi di simili situazioni in futuro perché, consci della necessità di svolgere adeguatamente tutti gli interventi di cui necessitano le nostre infrastrutture, abbiamo bisogno di un miglior coordinamento tra le necessità del nostro territorio e quelle dell'ente metropolitano. Intanto stiamo già lavorando, in sinergia con la nostra Polizia municipale, per minimizzare per quanto possibile gli impatti sul traffico che insiste sulle nostre strade".
"Le condizioni della viabilità in Valdarno sono così disastrose che, stamani, è stato sufficiente l'inizio dei lavori di spostamento del tubo di Publiacqua in prossimità del ponte sull'Arno che da Matassino porta a Figline per creare un maxi ingorgo - afferma Tozzi -. Lavoratori che sono arrivati tardi a lavoro, studenti entrati alla seconda ora a scuola. Insomma, un autentico disastro. Sia ben chiaro: la colpa non è di Publiacqua. Un tubo può rompersi, ma è assurdo che non esista un piano B. Non vi sia, cioè, una strada alternativa. Il secondo ponte, come ho più volte ribadito, è un'opera necessaria, indispensabile per il nostro territorio. In consiglio regionale l'opposizione ha fatto la propria parte, con l'approvazione dell'ordine del giorno, a dicembre, per finanziare in via prioritaria questa infrastruttura. Tuttavia si continuano a trattare i Valdarnesi come cittadini di serie B. Uno degli aspetti più gravi della vicenda risiede nella totale mancanza di comunicazione, di Comune e Metrocittà. I cittadini non erano stati minimamente informati".
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