A quasi 14 anni dal sequestro imposto dagli inquirenti per la morte di tre donne nel tunnel allagato dall'esondazione del Vella nell'ottobre 2010, sarà riaperto al transito il 31 ottobre il sottopasso di via Ciulli a Prato. Lo rende noto il Comune
Il collegamento tra Galciana e Narnali è stato dissequestrato nel 2022, ricorda una nota, dopo 12 anni, grazie alla soluzione di costruire la cassa di espansione vicina all'ospedale S.Stefano prospettata dal Comune in collaborazione con l'Asl Toscana centro. "Per arrivare a questo giorno tanto atteso, le Amministrazioni comunali che si sono succedute e gli uffici tecnici hanno lavorato tantissimo - afferma la sindaca Ilaria Bugetti -. Ottenere il dissequestro dell'opera ha richiesto tempo e risorse per mettere nero su bianco un progetto ambizioso e complesso. Realizzarlo non è stato da meno perché ci sono stati imprevisti e perché quando si tratta di sicurezza idraulica l'attenzione deve essere massima. Ci è voluto più tempo di quanto sperato ma noi siamo qui per il bene dei cittadini e non per avere un argomento in più da spendere in campagna elettorale. Quello lo lasciamo all'opposizione e a chi ama giocare con le paure della gente. A noi interessa solo che l'opera funzioni per la sicurezza di tutti. Se questo significa attendere qualche settimana in più non ha importanza". Il progetto, su cui il Comune di Prato ha investito 200mila euro, comprendeva la riqualificazione stradale ed edilizia, la sostituzione della rete elettrica, la sostituzione delle pompe attuali con un nuovo impianto di sollevamento acque, l'installazione del sistema di segnalazione semaforica e rilevazione allagamenti e il nuovo gruppo elettrogeno il modellamento del terreno e scarpata ferroviaria per regimazione delle acque meteoriche e gli interventi di manutenzione stradale di via Ciulli a nord del sottopasso.
Il collegamento tra Galciana e Narnali è stato dissequestrato nel 2022, ricorda una nota, dopo 12 anni, grazie alla soluzione di costruire la cassa di espansione vicina all'ospedale S.Stefano prospettata dal Comune in collaborazione con l'Asl Toscana centro. "Per arrivare a questo giorno tanto atteso, le Amministrazioni comunali che si sono succedute e gli uffici tecnici hanno lavorato tantissimo - afferma la sindaca Ilaria Bugetti -. Ottenere il dissequestro dell'opera ha richiesto tempo e risorse per mettere nero su bianco un progetto ambizioso e complesso. Realizzarlo non è stato da meno perché ci sono stati imprevisti e perché quando si tratta di sicurezza idraulica l'attenzione deve essere massima. Ci è voluto più tempo di quanto sperato ma noi siamo qui per il bene dei cittadini e non per avere un argomento in più da spendere in campagna elettorale. Quello lo lasciamo all'opposizione e a chi ama giocare con le paure della gente. A noi interessa solo che l'opera funzioni per la sicurezza di tutti. Se questo significa attendere qualche settimana in più non ha importanza". Il progetto, su cui il Comune di Prato ha investito 200mila euro, comprendeva la riqualificazione stradale ed edilizia, la sostituzione della rete elettrica, la sostituzione delle pompe attuali con un nuovo impianto di sollevamento acque, l'installazione del sistema di segnalazione semaforica e rilevazione allagamenti e il nuovo gruppo elettrogeno il modellamento del terreno e scarpata ferroviaria per regimazione delle acque meteoriche e gli interventi di manutenzione stradale di via Ciulli a nord del sottopasso.
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