Al via la 50/a edizione della Sagra di Penco a Leccio di Reggello, tre-giorni di eventi per riscoprire il periodo napoleonico in Toscana e un personaggio del folclore valdarnese, 'Penco', nomignolo dato a una statua raffigurante un soldato napoleonico durante la dominazione francese del Granducato di Toscana. Nell'occasione verà inaugurata una statua realizzata con tecnologia 3D.
L'iniziativa è stata presentata nella sede del Consiglio regionale della Toscana. Penco, è stato spiegato, è da sempre il nomignolo dato a una statua in terracotta raffigurante un soldato napoleonico seduto con la scritta sottostante 'Paga e difende', che per quasi un secolo e mezzo è rimasta sul tetto della Fattoria di Leccio, un tempo proprietà della famiglia Ximenes d'Aragona.
Penco rimase sul tetto della fattoria la Loggia fino al 10 giugno 1940 data in cui l'Italia dichiarò guerra alla Francia, cosa che ne causò la distruzione da parte di fascisti della frazione di Leccio. Della statua restano solo foto e un ricordo nella popolazione più anziana. Da qui ne è nata la sagra che si celebra ogni anno a metà ottobre. Quest'anno sono in programma, tra le altre iniziative, un convegno di studio sul periodo napoleonico in Valdarno; una mostra di cimeli e documenti originali dell'epoca e soprattutto l'inaugurazione della nuova statua di Penco che verrà collocata nel giardino pubblico antistante la Fattoria di Leccio.
Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ha evidenziato che "dal 18 al 20 ottobre a Leccio si ricorderà una figura e si rivivrà la storia degli anni napoleonici in Valdarno. È un modo di partire dalla storia e dalla memoria per fare identità, ma guardando anche al futuro".
Il sindaco Piero Giunti ha invitato "i cittadini di Reggello, ma non solo, a partecipare a questi tre giorni di celebrazione, per riscoprire insieme la nostra storia e la cultura a Leccio", mentre Massimo Sottani, presidente del Comitato Sammezzano Fpxa si è detto orgoglioso "di aver riscoperto la storia di Penco come patrimonio immateriale che appartiene non solo a Leccio o a Reggello, ma a tutta la Toscana".
L'iniziativa è stata presentata nella sede del Consiglio regionale della Toscana. Penco, è stato spiegato, è da sempre il nomignolo dato a una statua in terracotta raffigurante un soldato napoleonico seduto con la scritta sottostante 'Paga e difende', che per quasi un secolo e mezzo è rimasta sul tetto della Fattoria di Leccio, un tempo proprietà della famiglia Ximenes d'Aragona.
Penco rimase sul tetto della fattoria la Loggia fino al 10 giugno 1940 data in cui l'Italia dichiarò guerra alla Francia, cosa che ne causò la distruzione da parte di fascisti della frazione di Leccio. Della statua restano solo foto e un ricordo nella popolazione più anziana. Da qui ne è nata la sagra che si celebra ogni anno a metà ottobre. Quest'anno sono in programma, tra le altre iniziative, un convegno di studio sul periodo napoleonico in Valdarno; una mostra di cimeli e documenti originali dell'epoca e soprattutto l'inaugurazione della nuova statua di Penco che verrà collocata nel giardino pubblico antistante la Fattoria di Leccio.
Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo ha evidenziato che "dal 18 al 20 ottobre a Leccio si ricorderà una figura e si rivivrà la storia degli anni napoleonici in Valdarno. È un modo di partire dalla storia e dalla memoria per fare identità, ma guardando anche al futuro".
Il sindaco Piero Giunti ha invitato "i cittadini di Reggello, ma non solo, a partecipare a questi tre giorni di celebrazione, per riscoprire insieme la nostra storia e la cultura a Leccio", mentre Massimo Sottani, presidente del Comitato Sammezzano Fpxa si è detto orgoglioso "di aver riscoperto la storia di Penco come patrimonio immateriale che appartiene non solo a Leccio o a Reggello, ma a tutta la Toscana".
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