"Misurare la velocità in Italia è un tema estremamente controverso che la politica spesso non vuole affrontare", ma è necessario che il problema degli autovelox "vada risolto al più presto". Lo ha affermato Stefano Guarnieri, vicepresidente dell'Associazione Lorenzo Guarnieri Onlus, in occasione di un convegno sul nuovo codice della strada promosso a Firenze dall'Associazione insieme ad Asaps, con la collaborazione della Fondazione Claudio Ciai e dell'Associazione Spingi la Vita.
"Credo che abbiamo perso una grande occasione - ha spiegato -, ad esempio sul controllo della velocità, di chiarire gli aspetti che riguardavano la misurazione, e quindi su questo crediamo che i misuratori di velocità e gli autovelox siano cose che servono per la sicurezza: credo che questo tema vada risolto al più presto. La soluzione più semplice era nella prima bozza del nuovo codice della strada che introduceva nell'articolo 142 'omologato o approvato', quindi con due parole avrebbero potuto risolvere il problema. Evidentemente non l'hanno voluto risolvere".
Per Luigi Altamura (ufficio studi Asaps), l'approvazione del decreto autovelox "avrebbe comportato in tutta Italia lo spegnimento di almeno il 90% degli apparati approvati prima dell'agosto 2017. Ora serve una norma transitoria che non vada a eliminare i controlli, ma che dia certezza sia per i cittadini sia per gli organi di Polizia Stradale. Credo che sia arrivato il momento di cessare questa battaglia che va avanti ormai da molti anni: dobbiamo prendere esempio da altre nazioni europee, la Francia, la Spagna, la Germania, dove i controlli di Polizia Stradale con la velocità non sono visti così negativamente. Se qualche Comune ha fatto cassa, ci sono i prefetti che intervengono e possono revocare le autorizzazioni delle postazioni fisse: però serve un momento di pacificazione".
"Credo che abbiamo perso una grande occasione - ha spiegato -, ad esempio sul controllo della velocità, di chiarire gli aspetti che riguardavano la misurazione, e quindi su questo crediamo che i misuratori di velocità e gli autovelox siano cose che servono per la sicurezza: credo che questo tema vada risolto al più presto. La soluzione più semplice era nella prima bozza del nuovo codice della strada che introduceva nell'articolo 142 'omologato o approvato', quindi con due parole avrebbero potuto risolvere il problema. Evidentemente non l'hanno voluto risolvere".
Per Luigi Altamura (ufficio studi Asaps), l'approvazione del decreto autovelox "avrebbe comportato in tutta Italia lo spegnimento di almeno il 90% degli apparati approvati prima dell'agosto 2017. Ora serve una norma transitoria che non vada a eliminare i controlli, ma che dia certezza sia per i cittadini sia per gli organi di Polizia Stradale. Credo che sia arrivato il momento di cessare questa battaglia che va avanti ormai da molti anni: dobbiamo prendere esempio da altre nazioni europee, la Francia, la Spagna, la Germania, dove i controlli di Polizia Stradale con la velocità non sono visti così negativamente. Se qualche Comune ha fatto cassa, ci sono i prefetti che intervengono e possono revocare le autorizzazioni delle postazioni fisse: però serve un momento di pacificazione".
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