Il sindacato chiede la linea dura per tutelare chi lavora nella sanità

Contingentamento degli accessi ai reparti, introduzione di metal detector agli ingressi ospedalieri, assistenza legale garantita ai dipendenti da parte dell'azienda, tutela dell'anonimato per il personale che denuncia aggressioni, coinvolgimento diretto delle aziende in azioni legali di tipo civile a tutela dei dipendenti: queste le proposte della Uil-Fpl Toscana contro le aggressioni al personale sanitario, avanzate oggi in un incontro con direzioni aziendali, professionisti, sindacati ed ordini professionali.
    
"Il nostro obiettivo è 'Tolleranza Zero'", afferma il sindacato, secondo cui "i dati ad oggi presenti sulla questione sono solo la punta dell'iceberg, perchè di fatto l'iniziativa di denuncia nella stragrande maggioranza dei casi, escluso ovviamente reati gravi, spetta al soggetto vittima di aggressione e come sappiamo purtroppo non tutti accettano di fare denuncia, soprattutto sulle aggressioni verbali. Da qui la nostra richiesta di mettere in condizioni gli enti da un punto di vista normativo di procedere autonomamente alla denuncia di reato d'ufficio. Situazione questa che permetterebbe di tenere il soggetto aggredito, il più possibile al riparo".

    
La Uil-Fpl ha inoltre sottolineato nell'incontro "argomenti quali arresto in flagranza di reato proposto dal ministro Schillaci, dotazioni organiche carenti, carichi di lavoro, condizioni di lavoro, aspetti organizzativi, formativi, argomenti questi strettamente legati al tema aggressioni".
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