"Questo paese senza una forza lavoro educata e formata in maniera eccellente dal suo sistema universitario, statale e non statale, diventa un paese più povero, che avrà meno Pil, che avrà meno ricchezza da distribuire al proprio interno: è cruciale, quindi, la qualità della didattica, e l'innovazione della didattica". Lo ha affermato Giovanna Iannantuoni, presidente della Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane), intervenendo al convegno organizzato a Firenze da Codau (l'organismo di raccordo dei direttori generali delle università) su 'L'università del futuro tra umanesimo, intelligenza artificiale e governo dei dati'.
"Come Crui iniziamo in ottobre a Palermo un giro della penisola in cui racconteremo area per area le forme di didattica innovative, l'innovazione tecnologica che già oggi c'è nelle nostre università", ha detto Iannantuoni, secondo cui "accanto a questo motore del capitale umano, la crescita economica sostenibile del nostro paese ovviamente è legata all'innovazione tecnologica che, come dice Mario Draghi nel suo report che tutti abbiamo letto con attenzione, deriva dalla ricerca. Senza ricerca, non c'è innovazione: e questi due 'miracoli' avvengono nei nostri atenei".
"Dobbiamo essere sempre più inclusivi, dobbiamo batterci per tutti quei ragazzi che si trovano in province un po' più dimenticate, un po' più periferiche del nostro paese, e che hanno problemi ad andare a studiare, o per le borse di studio" ha detto Iannantuoni.
"Non costringiamo questi ragazzi - ha proseguito - a essere relegati alla formazione a distanza tramite un computer: portiamo questi ragazzi nei nostri atenei, facciamo conoscere i nostri campus a tutti i giovani che meritano una chance vera, seria per il loro futuro. Facciamo in modo che ciascuna ragazza e ciascun ragazzo di questo paese creda in se stesso, e creda che l'investimento in se stesso e nella propria formazione possa cambiare il mondo".
"Come Crui iniziamo in ottobre a Palermo un giro della penisola in cui racconteremo area per area le forme di didattica innovative, l'innovazione tecnologica che già oggi c'è nelle nostre università", ha detto Iannantuoni, secondo cui "accanto a questo motore del capitale umano, la crescita economica sostenibile del nostro paese ovviamente è legata all'innovazione tecnologica che, come dice Mario Draghi nel suo report che tutti abbiamo letto con attenzione, deriva dalla ricerca. Senza ricerca, non c'è innovazione: e questi due 'miracoli' avvengono nei nostri atenei".
"Dobbiamo essere sempre più inclusivi, dobbiamo batterci per tutti quei ragazzi che si trovano in province un po' più dimenticate, un po' più periferiche del nostro paese, e che hanno problemi ad andare a studiare, o per le borse di studio" ha detto Iannantuoni.
"Non costringiamo questi ragazzi - ha proseguito - a essere relegati alla formazione a distanza tramite un computer: portiamo questi ragazzi nei nostri atenei, facciamo conoscere i nostri campus a tutti i giovani che meritano una chance vera, seria per il loro futuro. Facciamo in modo che ciascuna ragazza e ciascun ragazzo di questo paese creda in se stesso, e creda che l'investimento in se stesso e nella propria formazione possa cambiare il mondo".
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