Nella giornata di ieri il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani ha incontrato il direttore nazionale della Protezione Civile Fabio Ciciliano e i sindaci dei comuni colpiti dall’ondata di maltempo che si è scatenata sulla Toscana nei giorni scorsi, mettendo a punto una serie di misure e risposte per venire incontro ai territori danneggiati dagli eventi.
Come scrive La Repubblica Firenze, la Regione metterà in campo tremila euro per le persone che hanno subito dei danni e ad organizzare dei piano comunali in cui indicare le priorità per l’adattamento ai cambiamenti climatici. E, assieme al direttore Ciciliano, il “pressing” su Governo e Protezione Civile affinché sia dichiarato lo stato di emergenza nazionale, chiesto nei giorni scorsi e non ancora scattato.
La prima stima dei danni del violento maltempo che ha sferzato la Toscana nei giorni scorsi è di circa cento milioni di euro, con molte infrastrutture danneggiate e molti luoghi tutt’ora minacciati dal rischio di frane: ma il rischio che una nuova perturbazione possa arrecare altri danni è concreto, dato che verso la fine di questa settimana sono attesi nuovi temporali, e per questo motivo ancora lo stato di emergenza nazionale non è stato deliberato.
Ma, afferma Ciciliano, è stato attivato lo stato di mobilitazione nazionale, che mette a disposizione delle regioni colpite tutte le risorse che nell’immediato si riesce a reperire.
Riporta Repubblica che nel corso dell’incontro di ieri è stato espresso apprezzamento per la decisione dei sindaci di chiudere le attività e, soprattutto, le scuole, per non mettere a repentaglio la sicurezza delle persone in un momento in cui le cose stavano rapidamente peggiorando.
Infine, un appello a Rfi e Anas per il ripristino della Faentina, danneggiata dalle frane che si sono succedute nei giorni scorsi ma che garantisce il collegamento con zone che sono state molto danneggiate dal maltempo, e uno al Governo, affinché snellisca le procedure per accedere ai rimborsi.
Come scrive La Repubblica Firenze, la Regione metterà in campo tremila euro per le persone che hanno subito dei danni e ad organizzare dei piano comunali in cui indicare le priorità per l’adattamento ai cambiamenti climatici. E, assieme al direttore Ciciliano, il “pressing” su Governo e Protezione Civile affinché sia dichiarato lo stato di emergenza nazionale, chiesto nei giorni scorsi e non ancora scattato.
La prima stima dei danni del violento maltempo che ha sferzato la Toscana nei giorni scorsi è di circa cento milioni di euro, con molte infrastrutture danneggiate e molti luoghi tutt’ora minacciati dal rischio di frane: ma il rischio che una nuova perturbazione possa arrecare altri danni è concreto, dato che verso la fine di questa settimana sono attesi nuovi temporali, e per questo motivo ancora lo stato di emergenza nazionale non è stato deliberato.
Ma, afferma Ciciliano, è stato attivato lo stato di mobilitazione nazionale, che mette a disposizione delle regioni colpite tutte le risorse che nell’immediato si riesce a reperire.
Riporta Repubblica che nel corso dell’incontro di ieri è stato espresso apprezzamento per la decisione dei sindaci di chiudere le attività e, soprattutto, le scuole, per non mettere a repentaglio la sicurezza delle persone in un momento in cui le cose stavano rapidamente peggiorando.
Infine, un appello a Rfi e Anas per il ripristino della Faentina, danneggiata dalle frane che si sono succedute nei giorni scorsi ma che garantisce il collegamento con zone che sono state molto danneggiate dal maltempo, e uno al Governo, affinché snellisca le procedure per accedere ai rimborsi.
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