La notizia dell’apertura all’investimento privato nella gestione delle residenze universitarie toscane ha generato qualche malumore e polemica da parte di chi è preoccupato che questa scelta possa compromettere l’economicità delle residenze universitarie.
Preoccupazione che questa mattina La Repubblica Firenze, Enrico Carpitelli, direttore dell’Ardsu, cerca di smorzare.
Come spiega Carpitelli, infatti, per effettuare gli interventi necessari sulle residenze universitarie toscane sono necessari centinaia di milioni di euro, che è sostanzialmente impossibile aspettarsi di ottenere dal solo settore pubblico.
Per far fronte ai costi degli interventi, quindi, l’Ardsu ha deciso, per un terzo delle residenze da ristrutturare, di percorrere la strada del project financing, ovvero aprire all’investimento privato e, in cambio, lasciargli in gestione il bene o servizio (come ad esempio la pulizia, le manutenzioni, la cura del verde).
L’opzione di affidare la gestione ai privati ha fatto storcere più di qualche naso, ma Carpitelli sottolinea che la destinazione primaria e principale degli alloggi rimarrà quella di ospitare studenti, docenti e ricercatori, con la possibilità per i privati di affittare ad altri solo se rimarranno dei posti disponibili.
La scadenza per la presentazione delle domande, scrive il quotidiano, è stata spostata al sette marzo.
Preoccupazione che questa mattina La Repubblica Firenze, Enrico Carpitelli, direttore dell’Ardsu, cerca di smorzare.
Come spiega Carpitelli, infatti, per effettuare gli interventi necessari sulle residenze universitarie toscane sono necessari centinaia di milioni di euro, che è sostanzialmente impossibile aspettarsi di ottenere dal solo settore pubblico.
Per far fronte ai costi degli interventi, quindi, l’Ardsu ha deciso, per un terzo delle residenze da ristrutturare, di percorrere la strada del project financing, ovvero aprire all’investimento privato e, in cambio, lasciargli in gestione il bene o servizio (come ad esempio la pulizia, le manutenzioni, la cura del verde).
L’opzione di affidare la gestione ai privati ha fatto storcere più di qualche naso, ma Carpitelli sottolinea che la destinazione primaria e principale degli alloggi rimarrà quella di ospitare studenti, docenti e ricercatori, con la possibilità per i privati di affittare ad altri solo se rimarranno dei posti disponibili.
La scadenza per la presentazione delle domande, scrive il quotidiano, è stata spostata al sette marzo.
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