Secondo il tribunale i limiti alla destinazione possono essere limitati solo dall'unanimità dell'assemblea condominiale

Due residenti di un condominio nel centro storico di Firenze vanno in Tribunale contro l'apertura di un b&b nel palazzo, contestando una violazione del regolamento condominiale che lo impediva, ma il giudice dà loro torto, ritenendo valida l'azione imprenditoriale della società proprietaria degli alloggi: secondo quanto scrive La Repubblica dando la notizia, i due nuovi appartamenti erano stati ricavati da unità immobiliari al piano terra rialzato di un palazzo di via Cavour, e oggi vengono affittati anche a più di 300 euro a notte.
    
"Il divieto di esercitare una determinata attività all'interno di un appartamento, come quella di affittacamere, self catering apartments, etc., rappresenta una limitazione alle facoltà di godimento incluse nel diritto di proprietà immobiliare", scrive il Tribunale, in base a quanto riporta il quotidiano.
Sempre secondo il Tribunale "i limiti di destinazione alla proprietà esclusiva possono anche essere deliberati dall'assemblea condominiale, purché adottati all'unanimità da tutti i condomini". 
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