Uno studentato pubblico con una trentina di posti letto e housing sociale con 12 alloggi, oltre a un centro espositivo e non solo. Questo nei quattro padiglioni dell'area di San Salvi a Firenze che saranno riqualificati dal Comune, investimento complessivo da 10 milioni, di cui 8 complessivi su fondi Fesr 2021 2027 e 2 su risorse dell'amministrazione. Padiglioni che passano a Palazzo Vecchio dopo il protocollo siglato con l'Asl Toscana centro, che ha portato a uno scambio di locali; l'Azienda sanitaria riceverà gli spazi in viale Corsica, agli ex macelli, tre palazzine, dove potenziare i servizi della medicina veterinaria.
“Abbiamo lavorato in stretto accordo con Regione Toscana e Azienda sanitaria per arrivare a definire una serie di progetti in un’area molto importante della città dove già uno sviluppo c’è stato e dove vogliamo continuare a investire sempre di più", ha detto la sindaca Sara Funaro.
La riqualificazione dei padiglioni rientra tra le strategie territoriali selezionate dalla Regione Toscana per l’ammissione al programma Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale 2021-2027).
Per quanto riguarda le palazzine 33, 34 e 35, in tutto 1.900 metri quadrati, ci sarà uno studentato pubblico da circa 30 posti letto, housing sociale per 12 alloggi al primo e secondo piano per la cosiddetta 'fascia intermedia' che per reddito non riescono ad accedere ad alloggi a prezzo di mercato, né ad alloggi Erp. Il progetto prevede poi il mantenimento delle realtà già operanti negli spazi del piano terra (come società della Ragione e cooperativa Atelier) dove potrebbero trovare spazio anche ludoteca, centro giovani e servizi igienici pubblici.
La palazzina 37, invece, sarà oggetto di un completo intervento di ristrutturazione, con lo spostamento del centro espressivo la Tinaia per adibire una parte di questo spazio a centro espositivo a gestione comunale delle opere di 'art brut' prodotte dalla stessa Tinaia, proprio per valorizzare questo patrimonio. A ciò si aggiunge la riqualificazione delle aree esterne degli immobili a cui si aggiunge anche la realizzazione di una pista ciclabile dall'ingresso di San Salvi ai padiglioni coinvolti dall'intervento, investimento da 500mila euro, che collegherà la zona di piazza Alberti con l'area del Gignoro.
Per il presidente della Regione Eugenio Giani l'accordo presentato oggi "diventa anche un metodo: un lavoro di squadra e una regia condivisa, che proseguirà anche in futuro per le palazzine che ancora attendono una destinazione definitiva. Questo accordo e questo metodo diventa un esempio anche a livello nazionale. Veder convivere in questo spazio uffici, funzioni di formazione e di didattica in collaborazione con le scuole, funzioni sportive, funzioni sociali e funzioni di interesse comunale dà la misura della sinergia con cui istituzioni diverse concorrono alla rivitalizzazione di un pezzo importante di città e alla rigenerazione di un quartiere, con un disegno condiviso".
Complessivamente l'investimento su San Salvi supera i 17 milioni di euro.
Previsti la realizzazione di nuovo istituto scolastico nel polo che comprende gli istituti Peano, Saffi e Gramsci, una palestra in via del Mezzetta da 200 posti dotata di un'area verde di circa 4500 metri quadrati e una nuova 'Fattoria dei Ragazzi', grazie al contributo di Fondazione Cr Firenze con il progetto di recupero della grande casa colonica, dei suoi annessi agricoli e del terreno circostante (3000 metri quadri) che si trova nel parco del Mezzetta.
“Abbiamo lavorato in stretto accordo con Regione Toscana e Azienda sanitaria per arrivare a definire una serie di progetti in un’area molto importante della città dove già uno sviluppo c’è stato e dove vogliamo continuare a investire sempre di più", ha detto la sindaca Sara Funaro.
La riqualificazione dei padiglioni rientra tra le strategie territoriali selezionate dalla Regione Toscana per l’ammissione al programma Fesr (Fondo europeo di sviluppo regionale 2021-2027).
Per quanto riguarda le palazzine 33, 34 e 35, in tutto 1.900 metri quadrati, ci sarà uno studentato pubblico da circa 30 posti letto, housing sociale per 12 alloggi al primo e secondo piano per la cosiddetta 'fascia intermedia' che per reddito non riescono ad accedere ad alloggi a prezzo di mercato, né ad alloggi Erp. Il progetto prevede poi il mantenimento delle realtà già operanti negli spazi del piano terra (come società della Ragione e cooperativa Atelier) dove potrebbero trovare spazio anche ludoteca, centro giovani e servizi igienici pubblici.
La palazzina 37, invece, sarà oggetto di un completo intervento di ristrutturazione, con lo spostamento del centro espressivo la Tinaia per adibire una parte di questo spazio a centro espositivo a gestione comunale delle opere di 'art brut' prodotte dalla stessa Tinaia, proprio per valorizzare questo patrimonio. A ciò si aggiunge la riqualificazione delle aree esterne degli immobili a cui si aggiunge anche la realizzazione di una pista ciclabile dall'ingresso di San Salvi ai padiglioni coinvolti dall'intervento, investimento da 500mila euro, che collegherà la zona di piazza Alberti con l'area del Gignoro.
Per il presidente della Regione Eugenio Giani l'accordo presentato oggi "diventa anche un metodo: un lavoro di squadra e una regia condivisa, che proseguirà anche in futuro per le palazzine che ancora attendono una destinazione definitiva. Questo accordo e questo metodo diventa un esempio anche a livello nazionale. Veder convivere in questo spazio uffici, funzioni di formazione e di didattica in collaborazione con le scuole, funzioni sportive, funzioni sociali e funzioni di interesse comunale dà la misura della sinergia con cui istituzioni diverse concorrono alla rivitalizzazione di un pezzo importante di città e alla rigenerazione di un quartiere, con un disegno condiviso".
Complessivamente l'investimento su San Salvi supera i 17 milioni di euro.
Previsti la realizzazione di nuovo istituto scolastico nel polo che comprende gli istituti Peano, Saffi e Gramsci, una palestra in via del Mezzetta da 200 posti dotata di un'area verde di circa 4500 metri quadrati e una nuova 'Fattoria dei Ragazzi', grazie al contributo di Fondazione Cr Firenze con il progetto di recupero della grande casa colonica, dei suoi annessi agricoli e del terreno circostante (3000 metri quadri) che si trova nel parco del Mezzetta.
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