Accolta con soddisfazione la nuova organizzazione della tettoia, ma la luce che va e viene è un problema: e i cantieri si stanno prolungando troppo

Negli ultimi giorni i venditori ambulanti di Sant’Ambrogio hanno dovuto fare i conti con la luce che andava e veniva, spengendosi all’improvviso intorno alle nove e lasciandoli al buio.

Una situazione, racconta questa mattina il Corriere Fiorentino, che non è andata affatto giù ai commercianti, che per questo hanno organizzato un incontro tra il Consorzio di Sant’Ambrogio e Silifi per trovare una soluzione al disagio con cui sono stati costretti a fare i conti nei giorni scorsi.

Intanto, è stata inaugurata metà della tettoia di piazza Ghiberti, raccogliendo, da una parte, soddisfazione per il fatto di essere un’unica copertura continua che permette ai clienti di passare da un banco all’altro, ma dall’altra l’esasperazione per un cantiere infinito che si ripercuote, inevitabilmente, sull’attività commerciale dei venditori.

I lavori si dovevano concludere a marzo, spiega il quotidiano citando il Comune, ma a causa del ritrovamento di una pavimentazione in pietra il termine è slittato a fine settembre: questo costringerà i banchi non alimentari in via Annigoni e quelli alimentari a convivere a stretto contatto con un pezzo del cantiere.

La situazione è resa ancor più caotica dall’assenza di posti auto e parcheggi e da barriere architettoniche che impediscono l’accesso alla zona alle persone diversamente abili.

Come dichiara al quotidiano Luca Menoni, presidente del Consorzio di Sant’Ambrogio, è necessario che la direzione dei lavori dia un’accelerata ai cantieri.
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