In occasione del G7 dei ministri del Turismo a Firenze, la fondazione Ferrovie dello Stato apre le porte al pubblico della storica sala d'attesa presidenziale della stazione di Santa Maria Novella in gestione da quest'anno proprio alla fondazione insieme alle altre 15 sale storiche.
Oggi e venerdì, dalle 10 alle 18, e sabato 15 novembre, dalle 10 alle 16, sono previste visite guidate gratuite con personale specializzato alla scoperta di questi ambienti di stazione abitualmente chiusi al pubblico ma di particolare pregio architettonico.
Per l'occasione, nel corridoio di accesso alla palazzina, sarà esposta una galleria di 5 immagini di treni storici in territorio toscano e una carrellata di 5 locandine provenienti dall'archivio dell'Enit sulla promozione turistica-culturale in Italia.
Tra i più fulgidi esempi del razionalismo italiano, la sala è stata inaugurata nell'ottobre del 1935 nell'ambito dei lavori di rifacimento della stazione stessa. Tutti gli ambienti interni si contraddistinguono per l'utilizzo di materiali raffinati: dai pavimenti di accesso in marmo verde di Prato fino ai controtelai delle finestre in marmo di Carrara. Il salone, che misura complessivamente 280 metri quadrati, è caratterizzato da una pavimentazione in legno noce e rovere e dalle lastre di marmo rosso sulle pareti. I due bassorilievi presenti rappresentano un episodio dell'assedio di Firenze del 1530 e un momento della costruzione della cupola del Brunelleschi.
Oggi e venerdì, dalle 10 alle 18, e sabato 15 novembre, dalle 10 alle 16, sono previste visite guidate gratuite con personale specializzato alla scoperta di questi ambienti di stazione abitualmente chiusi al pubblico ma di particolare pregio architettonico.
Per l'occasione, nel corridoio di accesso alla palazzina, sarà esposta una galleria di 5 immagini di treni storici in territorio toscano e una carrellata di 5 locandine provenienti dall'archivio dell'Enit sulla promozione turistica-culturale in Italia.
Tra i più fulgidi esempi del razionalismo italiano, la sala è stata inaugurata nell'ottobre del 1935 nell'ambito dei lavori di rifacimento della stazione stessa. Tutti gli ambienti interni si contraddistinguono per l'utilizzo di materiali raffinati: dai pavimenti di accesso in marmo verde di Prato fino ai controtelai delle finestre in marmo di Carrara. Il salone, che misura complessivamente 280 metri quadrati, è caratterizzato da una pavimentazione in legno noce e rovere e dalle lastre di marmo rosso sulle pareti. I due bassorilievi presenti rappresentano un episodio dell'assedio di Firenze del 1530 e un momento della costruzione della cupola del Brunelleschi.
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