Per l’ex presidio militare l’intenzione è di aprire una foresteria e uno spazio museale: dopo Giani, i religiosi incassano l’apprezzamento del Comune mentre il vescovo Gambelli ha scritto alla difesa

La partita intorno al futuro dell’ex caserma Ferrucci si arricchisce di un nuovo capitolo. Come riporta questa mattina La Nazione, i frati agostiniani hanno infatti deciso di alzare la voce sulla vicenda e di attivarsi affinché lo spazio non sia trasformato in una RSA di lusso, come invece sarebbe nelle intenzioni della società che ha vinto il bando, la fiorentina Fastpol.

È stato il priore di Santo Spirito, padre Giuseppe Pagano, a rilanciare il progetto della confraternita di realizzare nell’ex Caserma il progetto per creare un centro culturale e museale e una foresteria che possa accogliere gli studenti, sia italiani che stranieri.

A fianco di Pagano si sono schierati da diversi mesi il governatore della Regione Eugenio Giani e l’arcivescovo di Firenze Gherardo Gambelli, che assieme al priore generale dell’Ordine padre Alejandro Moral Antòn hanno scritto una lettera al ministro della Difesa Guido Crosetto per chiedere il blocco del progetto di trasformazione dell’ex caserma in RSA.

Ma a mobilitarsi sono anche la società civile e i comitati dei cittadini, tant’è che per il 20 e 21 marzo assieme al comitato Salviamo Firenze per Viverci saranno organizzati dei flash mob e una conferenza all’interno della chiesa: ma senza alcuna intenzione di andare allo scontro con le istituzioni, precisano i frati agostiniani.

Riporta inoltre il quotidiano che l’iniziativa dei religiosi ha incontrato anche l’apertura del Comune di Firenze, con la sindaca Sara Funaro che avrebbe detto al priore Pagano che presto avrebbero avuto un incontro, ma il sostegno è bipartisan: Eike Schimdt ha espresso solidarietà ai frati mentre Cecilia Del Re di Firenze Democratica chiede chiarezza all’amministrazione comunale. Infine, a sostegno dei religiosi si è espressa anche la destra, con la capogruppo di Fratelli d’Italia Angela Sirello che afferma di aver coinvolto nella questione anche il senatore fiorentino Paolo Marcheschi, che si attiverà direttamente con la Difesa per sbloccare la situazione.
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