Uno studio realizzato da Alleanza per abitare, rete che insieme raggruppa circa venticinque realtà differenti, fra sindacati, associazioni, cooperative ed enti del terzo settore, basato sui dati incrociati di rilevazioni del Sunia, del ministero della Giustizia per quanto concerne gli sfratti, sul mercato di locazione e sulle pratiche Isee raccolte da Caaf Cgil e Cisl (nel periodo compreso fra il 2021 e il 2025) ha mostrato che nel 2024 a Firenze sono stati 627 i provvedimenti di sfratto, a fronte di 2340 richieste di esecuzione e 454 effettivamente effettuati.
La gran parte, circa il 70%, sono relativi a morosità incolpevole, mentre la scadenza naturale del contratto pesa per circa un quarto.
I numeri sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa indetta per lanciare dieci proposte ai candidati consiglieri regionali dell'area metropolitana fiorentina e ai candidati per la presidenza della Toscana.
A Firenze gli sfratti per fine locazione superano in percentuale di circa cinque punti la media nazionale (25% contro 20%), "primi in Italia", è stato sottolineato, a testimonianza delle difficoltà a mantenere un alloggio in affitto per l'insostenibilità dei canoni. A livello regionale, Firenze concentra oltre un quarto dei provvedimenti di sfratto e quasi il 40% delle richieste di esecuzione.
Dal rapporto del Sunia emerge inoltre come tra il 2018 e il 2024 il numero dei contratti 4+4 sia rimasto stabile nel numero (da 5.687 a 5.689), ma con canoni in crescita del 25% (da 10,66 a 13,34 euro al metro quadro); circa 1.060 euro al mese per un appartamento di 80 metri quadri, costo che sale a 1.600 nel caso di contratto transitorio. Questi sono cresciuti per quantità (+19%) e prezzo (+53%) segno che l'offerta si sta spostando sempre più verso gli affitti brevi destinati in primis ai turisti, ben più redditizi. Diminuiscono invece in maniera netta i contratti a canone concordato (-31%), con una leggera crescita dei canoni da 7,24 a 8,27 euro al metro quadro. Infine i dati Isee segnalano un lento spostamento degli sfratti verso redditi intermedi, le fasce più scoperte da qualsiasi protezione abitativa.
La gran parte, circa il 70%, sono relativi a morosità incolpevole, mentre la scadenza naturale del contratto pesa per circa un quarto.
I numeri sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa indetta per lanciare dieci proposte ai candidati consiglieri regionali dell'area metropolitana fiorentina e ai candidati per la presidenza della Toscana.
A Firenze gli sfratti per fine locazione superano in percentuale di circa cinque punti la media nazionale (25% contro 20%), "primi in Italia", è stato sottolineato, a testimonianza delle difficoltà a mantenere un alloggio in affitto per l'insostenibilità dei canoni. A livello regionale, Firenze concentra oltre un quarto dei provvedimenti di sfratto e quasi il 40% delle richieste di esecuzione.
Dal rapporto del Sunia emerge inoltre come tra il 2018 e il 2024 il numero dei contratti 4+4 sia rimasto stabile nel numero (da 5.687 a 5.689), ma con canoni in crescita del 25% (da 10,66 a 13,34 euro al metro quadro); circa 1.060 euro al mese per un appartamento di 80 metri quadri, costo che sale a 1.600 nel caso di contratto transitorio. Questi sono cresciuti per quantità (+19%) e prezzo (+53%) segno che l'offerta si sta spostando sempre più verso gli affitti brevi destinati in primis ai turisti, ben più redditizi. Diminuiscono invece in maniera netta i contratti a canone concordato (-31%), con una leggera crescita dei canoni da 7,24 a 8,27 euro al metro quadro. Infine i dati Isee segnalano un lento spostamento degli sfratti verso redditi intermedi, le fasce più scoperte da qualsiasi protezione abitativa.
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