"Abbiamo inviato una lettera sia al questore che al prefetto, perché la situazione delle aggressioni e della sicurezza in genere, comincia a pesare tanto, non solo in San Jacopino. E se non si interviene in fretta, mettendo un 'fermo', andrà sicuramente a peggiorare". A dirlo è Simone Gianfaldoni, presidente del comitato Cittadini attivi di San Jacopino che questa mattina ha chiamato 'a raccolta' il Coordinamento comitati sicurezza per Firenze e rappresentanti delle forze dell'ordine.
"Esiste un problema di personale" delle forze di polizia, "tra nuovi arrivi e uscite il totale è zero, quindi la coperta resta corta, nonostante l'impegno del nuovo questore. E poi c'è una questione legata alle leggi.Quando fermano qualcuno, dopo due ore è già fuori, oltre l'obbligo di firma e il divieto di dimora non si va. Ed è frustrante per chi lavora", aggiunge Gianfaldoni. "Inoltre occorre mettere da parte ogni ideologia e realizzare un Cpr in Toscana.Anche perché per accompagnare questi soggetti in altre regioni, ogni volta vengono allontanati dai 10 ai 15 agenti per 3-4 giorni".
Per Riccardo Ficozzi del Siulp Firenze, presente all'iniziativa, "siccome le esigenze del controllo del territorio e anche dell'ordine pubblico sono sicuramente cambiate e l'organico purtroppo non è possibile incrementarlo, al di là di slogan politici", è necessario "fare delle scelte". "Se la priorità è il controllo del territorio, dobbiamo destinargli risorse, dismettendo attività che ritengo in questo momento siano assolutamente anacronistiche per l'organico della polizia di Stato", come ad esempio "l'ufficio passaporti o la consegna dei permessi di soggiorno".
All'incontro erano presenti anche rappresentanti dei sindacati Coisp, Sdp, Silf, Usic e Nsc.
"Esiste un problema di personale" delle forze di polizia, "tra nuovi arrivi e uscite il totale è zero, quindi la coperta resta corta, nonostante l'impegno del nuovo questore. E poi c'è una questione legata alle leggi.Quando fermano qualcuno, dopo due ore è già fuori, oltre l'obbligo di firma e il divieto di dimora non si va. Ed è frustrante per chi lavora", aggiunge Gianfaldoni. "Inoltre occorre mettere da parte ogni ideologia e realizzare un Cpr in Toscana.Anche perché per accompagnare questi soggetti in altre regioni, ogni volta vengono allontanati dai 10 ai 15 agenti per 3-4 giorni".
Per Riccardo Ficozzi del Siulp Firenze, presente all'iniziativa, "siccome le esigenze del controllo del territorio e anche dell'ordine pubblico sono sicuramente cambiate e l'organico purtroppo non è possibile incrementarlo, al di là di slogan politici", è necessario "fare delle scelte". "Se la priorità è il controllo del territorio, dobbiamo destinargli risorse, dismettendo attività che ritengo in questo momento siano assolutamente anacronistiche per l'organico della polizia di Stato", come ad esempio "l'ufficio passaporti o la consegna dei permessi di soggiorno".
All'incontro erano presenti anche rappresentanti dei sindacati Coisp, Sdp, Silf, Usic e Nsc.
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