Come riporta questa mattina La Repubblica Firenze, per venerdì 11 aprile (alle 18:30) il comitato Cittadini Attivi San Jacopino ha organizzato una nuova manifestazione per la sicurezza, simile a quella che qualche tempo fa si tenne all’Esselunga di via Canova, per attirare ancora una volta l’attenzione sul problema della sicurezza nel quartiere.
Come scrive il quotidiano, sia i residenti che i lavoratori denunciano una crescente insicurezza all’interno dei supermercati e nell’area vicina, a causa della presenza di balordi e spacciatori.
Sul tema i sindacati già si sono mossi in passato, sia organizzando degli scioperi – che il segretario Filcams Cgil Maurizio Magi non esclude possano essere riproposti- sia aprendo un tavolo in prefettura per chiedere ai datori di lavoro di salvaguardare la salute psico-fisica dei lavoratori. Ma tra le richieste avanzate dal sindacato c’è anche il potenziamento delle soluzioni tecnologiche.
Dello stesso è anche Esselunga, che fa sapere si essersi attivata per segnalare alle forze dell’ordine tutti gli episodi di delinquenza e microcriminalità, ma anche di aver potenziato i servizi di vigilanza privata. E di essere disponibile a “fornire ogni ulteriore contributo a supporto dell’azione di prevenzione”.
Ad essere preoccupati, se non impauriti, sono anche i residenti e i clienti dei vari punti vendita della zona, che denunciano la presenza di soggetti potenzialmente pericolosi o alterati dal consumo di sostanze alcoliche o stupefacenti e riferiscono di non sentirsi al sicuro quando vanno a fare la spesa.
Della questione si è interessato anche il Q5, al quale sono pervenute diverse segnalazioni e che ha deciso di attivarsi, ad esempio rimuovendo le panchine fra l’Esselunga di Novoli e la fermata della tramvia.
Sul tema della sicurezza nella zona del Q5, scrive Repubblica, si è espresso anche Palazzo Vecchio: “In questi giorni reparti della Polizia Municipale hanno effettuato servizi aggiuntivi attorno ai supermercati” ma, ricorda “le aree attigue sono di loro competenza”.
Come scrive il quotidiano, sia i residenti che i lavoratori denunciano una crescente insicurezza all’interno dei supermercati e nell’area vicina, a causa della presenza di balordi e spacciatori.
Sul tema i sindacati già si sono mossi in passato, sia organizzando degli scioperi – che il segretario Filcams Cgil Maurizio Magi non esclude possano essere riproposti- sia aprendo un tavolo in prefettura per chiedere ai datori di lavoro di salvaguardare la salute psico-fisica dei lavoratori. Ma tra le richieste avanzate dal sindacato c’è anche il potenziamento delle soluzioni tecnologiche.
Dello stesso è anche Esselunga, che fa sapere si essersi attivata per segnalare alle forze dell’ordine tutti gli episodi di delinquenza e microcriminalità, ma anche di aver potenziato i servizi di vigilanza privata. E di essere disponibile a “fornire ogni ulteriore contributo a supporto dell’azione di prevenzione”.
Ad essere preoccupati, se non impauriti, sono anche i residenti e i clienti dei vari punti vendita della zona, che denunciano la presenza di soggetti potenzialmente pericolosi o alterati dal consumo di sostanze alcoliche o stupefacenti e riferiscono di non sentirsi al sicuro quando vanno a fare la spesa.
Della questione si è interessato anche il Q5, al quale sono pervenute diverse segnalazioni e che ha deciso di attivarsi, ad esempio rimuovendo le panchine fra l’Esselunga di Novoli e la fermata della tramvia.
Sul tema della sicurezza nella zona del Q5, scrive Repubblica, si è espresso anche Palazzo Vecchio: “In questi giorni reparti della Polizia Municipale hanno effettuato servizi aggiuntivi attorno ai supermercati” ma, ricorda “le aree attigue sono di loro competenza”.
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