I sindacati chiedono: “Più attenzione e un maggiore presidio delle direttrici principali e dei capolinea”

"Sicurezza, rispetto delle regole, decoro, senso civico, viabilità e mobilità ma anche un Tpl efficiente crediamo siano valori da perseguire nel loro massimo potenziale e da preservare per una città moderna, vivibile e sostenibile per chiunque debba viverla, sia esso un cittadino, un lavoratore o un turista. Crediamo fortemente che nessuno di fronte a queste sfide si tiri indietro ma ciò che vediamo ogni giorno sulle strade contrasta sempre più con gli obiettivi suddetti. Pertanto le parole o le intenzioni servono a poco quando quotidianamente percorrere un itinerario di linea del servizio di trasporto pubblico locale diventa un percorso ad ostacoli. Conseguentemente risulta difficile, se non impossibile, garantire una regolarità di servizio e/o una velocità commerciale competitiva". Inizia cosi' la mail inviata da Filt/Cgil, Fit/Cisl, Uiltrasporti, Faisa/Cisal segreterie territoriali Firenze - Rsa e Rls A.T. Urbano Centro (Cure e Peretola) al sindaco di Firenze, all'assessore alla Mobilità e tpl, al comandante della polizia municipale.

La lettera, per conoscenza, e' stata inoltre inviata ai candidati sindaco e alla direzione di Autolinee Toscane. I sindacati fanno poi alcuni esempi tra i quali quello di piazza San Marco, che "con il suo cantiere della tramvia è una strettoia molto difficile da percorrere per un bus di 12 metri, con curve completamente cieche che vengono rese ancora più difficili da mezzi parcheggiati ovunque (non certo mezzi operativi dei cantieri), persone che vagano nel mezzo di strada e ciliegina sulla torta i classici monopattini che schizzano da ogni direzione".

Ed ancora via Panzani oppure via Nazionale "con veicoli in sosta ovunque che impediscono anche il regolare transito ai pedoni sui marciapiedi, i quali si trovano spesso costretti a scendere sulla strada, così come le biciclette che dal margine destro devono fare pericolosi slalom".
I sindacati chiedono "più attenzione e un maggiore presidio delle direttrici principali e dei capolinea. Una cosa sia chiara, il nostro non vuole essere un attacco alla mobilità sostenibile come biciclette o monopattini ma anzi, il contrario. Perché crediamo che il rispetto delle regole vada anche ad aumentare la loro sicurezza visto che spesso guidando i nostri autobus li vediamo solo all'ultimo momento e con pochi istanti per agire anche a bassa velocità".
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