Con un’ordinanza i giudici hanno accolto il ricorso di un detenuto, ora il penitenziario fiorentino avrà sessanta giorni di tempo per effettuare i lavori

Il Tribunale di Sorveglianza ha accolto il ricorso presentato da un detenuto nel quale si denunciava le gravi carenze della struttura.

Attraverso un’ordinanza la giudice di sorveglianza Raimondo ha dato all’amministrazione penitenziaria 60 giorni di tempo per effettuare lavori di efficientamento energetico e di manutenzione delle facciate, ma anche per servizi igienici e cucine.

Inoltre, nell’ordinanza, la giudice ha anche ordinato di procedere alla disinfestazione di tutti i locali, gli arredi, i vestiti e gli oggetti di uso quotidiano della popolazione detenuta per eliminare le cimici.
Infine, nell’ordinanza la giudice ha sottolineato le gravi carenze di acqua calda, la cui mancanza contribuisce a rendere le condizioni di vita della popolazione detenuta “particolarmente disumana e degradante”.

Il Tribunale di Sorveglianza ha inoltre specificato che qualora l’amministrazione non procedesse ad effettuare gli interventi ordinati il detenuto il cui ricorso è stato accolto sarà spostato in altra struttura.
Ennesimo colpo al carcere fiorentino, travolto dalle critiche dopo che nei mesi scorsi si sono moltiplicati gli allarmi e le denunce sulle condizioni in cui versa la struttura, gravata anche da sovraffollamento e carenza di personale.
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