Chi frequenta le stazioni e prende regolarmente i treni lo sa bene, le stazioni sono sempre luoghi in cui è bene tenere gli occhi aperti. E molto spesso i sottopassaggi sono i punti più delicati e nei quali è bene stare attenti, tanto che ormai, tante persone se possono li evitano del tutto.
I sottopassaggi delle stazioni periferiche fiorentine, racconta questa mattina La Nazione, non sono da meno, tra servizi che non funzionano o che sono del tutto inesistenti, degrado, sporcizia e abbandono.
Come, racconta il quotidiano, alla stazione di Castello non ci sono obliteratrici funzionanti e non esistono rampe o ascensori per l’accesso delle persone a mobilità ridotta.
A Rifredi, invece, ciò che subito salta all’occhio è il giaciglio di fortuna che una persona senza fissa dimora ha ricavato nella svolta del sottopassaggio davanti alla scalinata che conduce in via Vasco de Gama, che ogni mattina viene eventualmente ripulito dagli addetti ma che, inevitabilmente, ricompare. Alla stazione, riporta il quotidiano, non ci sono sale d’attesa e i servizi si sono molto ridotti da quando l’edicola ha chiuso.
Ancor più difficile è la situazione della stazione a Statuto, semideserta da quando la tramvia ha assorbito i passeggeri in transito verso la città e luogo di spaccio e di degrado, come racconta al quotidiano la titolare di “Estetica Donna Più”, un’attività che nella zona continua a resistere ma che denuncia l’insicurezza crescente.
Infine Rovezzano, il cui sottopassaggio il quotidiano descrive come “stretto e lungo, buio, martoriato da graffiti di ogni tipo”.
Luoghi sui quali, nonostante tutto, Rfi vigila e interviene sostituendo ciò che è stato rotto e cercando di assicurare un minimo di decoro e pulizia. Interventi che, chiaramente, non possono avvenire tutti i giorni, e che spesso sono “neutralizzati” dopo poco, a causa dell’inciviltà di qualcuno.
I sottopassaggi delle stazioni periferiche fiorentine, racconta questa mattina La Nazione, non sono da meno, tra servizi che non funzionano o che sono del tutto inesistenti, degrado, sporcizia e abbandono.
Come, racconta il quotidiano, alla stazione di Castello non ci sono obliteratrici funzionanti e non esistono rampe o ascensori per l’accesso delle persone a mobilità ridotta.
A Rifredi, invece, ciò che subito salta all’occhio è il giaciglio di fortuna che una persona senza fissa dimora ha ricavato nella svolta del sottopassaggio davanti alla scalinata che conduce in via Vasco de Gama, che ogni mattina viene eventualmente ripulito dagli addetti ma che, inevitabilmente, ricompare. Alla stazione, riporta il quotidiano, non ci sono sale d’attesa e i servizi si sono molto ridotti da quando l’edicola ha chiuso.
Ancor più difficile è la situazione della stazione a Statuto, semideserta da quando la tramvia ha assorbito i passeggeri in transito verso la città e luogo di spaccio e di degrado, come racconta al quotidiano la titolare di “Estetica Donna Più”, un’attività che nella zona continua a resistere ma che denuncia l’insicurezza crescente.
Infine Rovezzano, il cui sottopassaggio il quotidiano descrive come “stretto e lungo, buio, martoriato da graffiti di ogni tipo”.
Luoghi sui quali, nonostante tutto, Rfi vigila e interviene sostituendo ciò che è stato rotto e cercando di assicurare un minimo di decoro e pulizia. Interventi che, chiaramente, non possono avvenire tutti i giorni, e che spesso sono “neutralizzati” dopo poco, a causa dell’inciviltà di qualcuno.
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