Il Comune di Firenze cerca di contenere i disagi alla popolazione residente causati dal turismo di massa con nuovi interventi. Uno, già deciso, è di far usare gli auricolari ai turisti in modo che le guide non debbano utilizzare altoparlanti, strumenti che recano disturbo a chi vuole ammirare in silenzio i luoghi d'arte. L'altro obiettivo è contenere il fenomeno dei risciò, veicoli che trasportano turisti per le strade del centro posizionandosi ovunque nelle varie soste anche con poco rispetto del codice della strada.
"E' nostra intenzione procedere prescrivendo a tutte le guide turistiche, nello svolgimento della propria attività, l'utilizzo di auricolari per turisti, ed evitare quindi gli altoparlanti, che possono disturbare", ha spiegato Jacopo Vicini, assessore al turismo di Firenze, rispondendo a un question time in consiglio comunale oggi pomeriggio.
Lo stesso assessore ha auspicato "che poi ci siano dati gli strumenti per andare a normare il fenomeno dei risciò, che ha invaso le strade del nostro centro storico".
In merito a quest'ultimo tema, "una sentenza del Tar nel 2023 ha lasciato priva di strumenti sanzionatori la delibera del 2019" sull'argomento", ha detto l'assessore, per cui "abbiamo la necessità di regolamentare nuovamente questo fenomeno: lo faremo, sapendo che in questo momento si tratta di servizi accessori svolti dalle agenzie di viaggio e quindi di competenza della Città Metropolitana".
"E' nostra intenzione procedere prescrivendo a tutte le guide turistiche, nello svolgimento della propria attività, l'utilizzo di auricolari per turisti, ed evitare quindi gli altoparlanti, che possono disturbare", ha spiegato Jacopo Vicini, assessore al turismo di Firenze, rispondendo a un question time in consiglio comunale oggi pomeriggio.
Lo stesso assessore ha auspicato "che poi ci siano dati gli strumenti per andare a normare il fenomeno dei risciò, che ha invaso le strade del nostro centro storico".
In merito a quest'ultimo tema, "una sentenza del Tar nel 2023 ha lasciato priva di strumenti sanzionatori la delibera del 2019" sull'argomento", ha detto l'assessore, per cui "abbiamo la necessità di regolamentare nuovamente questo fenomeno: lo faremo, sapendo che in questo momento si tratta di servizi accessori svolti dalle agenzie di viaggio e quindi di competenza della Città Metropolitana".
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