Stop al genocidio dei palestinesi, immediato cessate il fuoco, interruzione di tutti gli accordi con Università, aziende e le istituzioni israeliane. E' quanto chiedono studenti, ricercatori e lavoratori dell'Università di Firenze che oggi hanno aderito alla giornata di agitazione e sciopero bianco 'Stop genocide day', promossa dalla Rete nazionale Università e ricerca per la Palestina.
Aida Kapetanović, ricercatrice della sede fiorentina della Scuola Normale superiore, ha spiegato che "oggi come ricercatori, studenti e lavoratori delle università di Firenze abbiamo aderito a questa giornata di mobilitazione lanciata dalla Rete universitaria per la Palestina, un coordinamento nazionale che ha deciso di mobilitarsi per denunciare ancora una volta dopo un anno, la complicità delle nostre istituzioni con il genocidio in corso del popolo palestinese da parte di Israele".
Gli studenti si sono oggi riuniti in piazza San Marco, di fronte alla sede del rettorato con cori e striscioni che chiedono lo stop al genocidio. Federica Frazzetta, assegnista di ricerca, ha detto che "quella di oggi è una giornata di agitazione e di sciopero bianco in cui sono state organizzate iniziative in 21 città in Italia. L'intenzione era di rendere visibile che nelle Università, nonostante una governance sorda, c'è chi prende posizione per la Palestina. Questa è una tappa di avvicinamento a uno sciopero della formazione e dell'Università che stiamo costruendo per il 13 dicembre".
Aida Kapetanović, ricercatrice della sede fiorentina della Scuola Normale superiore, ha spiegato che "oggi come ricercatori, studenti e lavoratori delle università di Firenze abbiamo aderito a questa giornata di mobilitazione lanciata dalla Rete universitaria per la Palestina, un coordinamento nazionale che ha deciso di mobilitarsi per denunciare ancora una volta dopo un anno, la complicità delle nostre istituzioni con il genocidio in corso del popolo palestinese da parte di Israele".
Gli studenti si sono oggi riuniti in piazza San Marco, di fronte alla sede del rettorato con cori e striscioni che chiedono lo stop al genocidio. Federica Frazzetta, assegnista di ricerca, ha detto che "quella di oggi è una giornata di agitazione e di sciopero bianco in cui sono state organizzate iniziative in 21 città in Italia. L'intenzione era di rendere visibile che nelle Università, nonostante una governance sorda, c'è chi prende posizione per la Palestina. Questa è una tappa di avvicinamento a uno sciopero della formazione e dell'Università che stiamo costruendo per il 13 dicembre".
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