La Corte di Cassazione ha stabilito che la Testa della Medusa, opera del Giambologna originariamente collocata nel Ninfeo della Casina delle Fate (in foto, chiamata anche Fonte) di villa Il Riposo fatta costruire dal nobiluomo fiorentino Bernardo Vecchietti nel sedicesimo secolo e recuperata dal Nucleo di tutela del patrimonio artistico di Firenze (un reparto dei carabinieri) dovrà tornare al suo posto, nel parco della villa dove fu originariamente collocata dal grande artista fiammingo molto attivo a Firenze e in Italia.
Molte delle opere d’arte originariamente custodite dal gioiello rinascimentale sono state saccheggiate negli anni di incuria e abbandono che hanno interessato la villa fino al 1996, quando il Comune di Bagno a Ripoli ne divenne proprietario con l’obiettivo di riportarla al suo antico splendore e donarla alla comunità e ai turisti.
Il sindaco di Bagno a Ripoli Francesco Pignotti ha detto che l’obiettivo della campagna di restauro e riallestimento dello spazio del Ninfeo e della Casina delle Fate è quello di “favorire un utilizzo costante da parte del pubblico” e “far diventare la Fonte un punto di riferimento” per la vita culturale della città di Bagno a Ripoli.
Condividi
Attiva i cookies