La giunta regionale toscana dovrà attivarsi in sede di conferenza delle Regioni per condividere a livello nazionale le criticità legate all'introduzione del nuovo nomenclatore tariffario nazionale, in particolare per quanto riguarda la figura del fisioterapista, promuovendo un confronto con il Ministero della Salute e le Federazioni degli operatori sanitari. La giunta dovrà anche istituire un tavolo di lavoro regionale con la partecipazione dell'Ordine dei Fisioterapisti e l'Ordine dei Medici. E' quanto prevede una risoluzione approvata oggi all'unanimità dal Consiglio regionale.
Il nuovo nomenclatore tariffario nazionale, la cui entrata in vigore è stata posticipata al primo gennaio 2025, introduce significative modifiche che rischiano di compromettere l'autonomia professionale dei fisioterapisti. Illustrando l'atto in aula, il presidente della commissione sanità, Enrico Sostegni ha spiegato che "secondo quanto evidenziato anche dal coordinamento regionale degli Ordini dei Fisioterapisti il nuovo nomenclatore prevede una formulazione che sembrerebbe imporre una visita specialistica in più per accedere a ogni prestazione di fisioterapia e annullando qualsiasi possibilità di valutazione funzionale da parte del professionista di fisioterapia, facendo fare passi indietro alla professione rispetto al ruolo che ormai da oltre venti anni svolge e complicando molto e inutilmente la vita dei cittadini. Noi riteniamo che in una fase caratterizzata da scarsità di risorse umane ed economiche in sanità, diventa cruciale garantire modalità più snelle di presa in carico dei pazienti cronici e fragili, anche attraverso l'accesso diretto al fisioterapista, per interventi di consulenza e addestramento".
Il nuovo nomenclatore tariffario nazionale, la cui entrata in vigore è stata posticipata al primo gennaio 2025, introduce significative modifiche che rischiano di compromettere l'autonomia professionale dei fisioterapisti. Illustrando l'atto in aula, il presidente della commissione sanità, Enrico Sostegni ha spiegato che "secondo quanto evidenziato anche dal coordinamento regionale degli Ordini dei Fisioterapisti il nuovo nomenclatore prevede una formulazione che sembrerebbe imporre una visita specialistica in più per accedere a ogni prestazione di fisioterapia e annullando qualsiasi possibilità di valutazione funzionale da parte del professionista di fisioterapia, facendo fare passi indietro alla professione rispetto al ruolo che ormai da oltre venti anni svolge e complicando molto e inutilmente la vita dei cittadini. Noi riteniamo che in una fase caratterizzata da scarsità di risorse umane ed economiche in sanità, diventa cruciale garantire modalità più snelle di presa in carico dei pazienti cronici e fragili, anche attraverso l'accesso diretto al fisioterapista, per interventi di consulenza e addestramento".
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