A 50 anni dal tragico 4 agosto 1974, quando una bomba esplose sul treno 'Italicus' Roma-Brennero, diretto a Monaco di Baviera, mentre era sulla linea Firenze-Bologna provocando 12 morti e 44 feriti, la Regione Toscana ha ricordato la strage con la presentazione del libro 'La ragnatela nera. L'eversione di destra e la strage dell'Italicus', scritto da Alessio Ceccherini, professore fiorentino di storia e filosofia.
Nell'iniziativa ha preso la parola anche Franco Sirotti, fratello minore di Silver, il ferroviere 24enne che dette la vita per cercare di soccorrere i feriti nell'attentato. "E' mia e nostra intenzione - ha annunciato Sirotti - prima di tutto costituire l'Associazione tra i familiari delle Vittime della Strage dell'Italicus e poi adoperarci per riaprire il processo che porti all'individuazione degli autori materiali dell'attentato".
La particolarità della ricerca condotta dal professor Ceccherini, è stato spiegato, è di collocare la strage dell'Italicus nel suo contesto storico secondo un prima e un dopo, interpretandola come apice nell'attacco del terrorismo di destra alla metà degli anni '70. Il libro attinge dagli atti processuali, dalle carte degli apparati di sicurezza, comprese quelle recentemente declassificate e presenti negli archivi dello Stato. A questo materiale si intrecciano gli atti parlamentari e la stampa.
"Rinnovare la memoria degli attentati degli anni bui - ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani - è un dovere civico. E lo è ancor di più quando, come in questo caso, siamo di fronte ad una strage tuttora impunita nei suoi autori".
L'assessore regionale alla cultura della legalità, Stefano Ciuoffo ha detto che "attraverso il bel lavoro dell'autore ripercorriamo il clima e gli avvenimenti, nazionali ed internazionali, in cui nacque la strage. Il nostro auspicio è che si possa giungere ad individuare i colpevoli e non ci si accontenti di aver attribuito questo attentato all'estrema destra eversiva".
Nell'iniziativa ha preso la parola anche Franco Sirotti, fratello minore di Silver, il ferroviere 24enne che dette la vita per cercare di soccorrere i feriti nell'attentato. "E' mia e nostra intenzione - ha annunciato Sirotti - prima di tutto costituire l'Associazione tra i familiari delle Vittime della Strage dell'Italicus e poi adoperarci per riaprire il processo che porti all'individuazione degli autori materiali dell'attentato".
La particolarità della ricerca condotta dal professor Ceccherini, è stato spiegato, è di collocare la strage dell'Italicus nel suo contesto storico secondo un prima e un dopo, interpretandola come apice nell'attacco del terrorismo di destra alla metà degli anni '70. Il libro attinge dagli atti processuali, dalle carte degli apparati di sicurezza, comprese quelle recentemente declassificate e presenti negli archivi dello Stato. A questo materiale si intrecciano gli atti parlamentari e la stampa.
"Rinnovare la memoria degli attentati degli anni bui - ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani - è un dovere civico. E lo è ancor di più quando, come in questo caso, siamo di fronte ad una strage tuttora impunita nei suoi autori".
L'assessore regionale alla cultura della legalità, Stefano Ciuoffo ha detto che "attraverso il bel lavoro dell'autore ripercorriamo il clima e gli avvenimenti, nazionali ed internazionali, in cui nacque la strage. Il nostro auspicio è che si possa giungere ad individuare i colpevoli e non ci si accontenti di aver attribuito questo attentato all'estrema destra eversiva".
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