Oggi a due giorni dall'esplosione la regione si è fermata per commemorare le vittime

Dopo il fragore dell'esplosione di lunedì, oggi è il giorno del silenzio. A due giorni dall'incidente nel deposito della raffineria Eni di Calenzano, la Toscana si è fermata per una giornata di lutto regionale.

    Mentre le bandiere a mezz'asta sono comparse in decine di Comuni, in tutta la regione, il principale momento di commozione si è consumato davanti ai cancelli del deposito, teatro della strage. Qui, alle 10, la cinquantina di persone presenti, tra membri delle istituzioni, lavoratori, amici e parenti delle vittime, hanno osservato un minuto di silenzio.

Tra loro c'erano le due figlie di Vincenzo Martinelli, il camionista 51enne, morto insieme ai colleghi Carmelo Corso e Davide Baronti; la moglie e i genitori di Gerardo Pepe, il 46enne lucano, compaesano dell'altra vittima, Franco Cirielli. Proprio uno di loro, Martinelli, due mesi fa, denunciava "continue anomalie riscontrate sulla base di carico" in una lettera indirizzata alla sua azienda Bt trasporti.

Presenti anche il sindaco di Calenzano, Giuseppe Carovani che si è detto "a disposizione delle famiglie per qualsiasi cosa", il presidente della Toscana, Eugenio Giani, che ha parlato di "un momento di sofferenza da un punto di vista umano" e il presidente del Consiglio Regionale, Antonio Mazzeo che ha evidenziato come "si tratti purtroppo dell'ennesima tragedia in Toscana". Con loro anche Alessandro Cai, vicesindaco di Bientina dove viveva Davide Baronti, e Lorenzo Tinagli, presidente del Consiglio comunale di Prato, città in cui abitavano Vincenzo Martinelli e Carmelo Corso.

Anche Prato come Firenze ha listato le bandiere a lutto: nel capoluogo lo ha fatto la sede della Regione e quella del Consiglio regionale. Il Comune di Firenze ha aderito al lutto con un minuto di silenzio che la sindaca, Sara Funaro, ha osservato in Consiglio metropolitano.

Sempre a Firenze chiuso per 15 minuti il mercatino natalizio allestito in Santa Croce.
Annullati eventi e iniziative in tutta la Toscana. Il cordoglio ha attraversato tutta la regione e ogni settore: la rettrice dell'Università di Firenze ha invitato a iniziare le lezioni con un minuto di silenzio; la Lega sportiva dei dilettanti della Toscana ha previsto un minuto di raccoglimento su tutti i campi da gioco; all'ospedale di Careggi le bandiere erano a lutto.

Alle 21, l'arcivescovo di Firenze, Gherardo Gambelli, presiede una veglia nella basilica di Santissima Annunziata, raccogliendo l'invito del cardinale Augusto Paolo Lojudice, presidente della Cet, a unirsi in un momento di preghiera per le vittime.

Intanto il Comune di Calenzano ha attivato un conto corrente di solidarietà a favore delle famiglie delle persone che hanno perso la vita: "anche l'abbraccio attraverso un piccolo gesto dà voce alla comunità per esprimere vicinanza e memoria delle vittime," ha detto Carovani, il sindaco di Calenzano
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