“Creata falla, limitato diritto a mobilità di interi territori'”

 "Ormai oltre un mese fa abbiamo cercato di sollevare nuovamente il problema della Faentina con la Regione Toscana, chiedendo risposte all'assessore Baccelli.Questa mancata organizzazione tra i lavori della ferrovia e quelli di Publiacqua" sulla via Bolognese "rischia davvero di isolare un territorio intero e di mettere in estrema difficoltà le persone che, nonostante il periodo estivo, continuano a lavorare", "si è creata un'enorme falla dal punto di vista della sostenibilità del trasporto pubblico e privato". Così il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Elisa Tozzi che annuncia: "nel prossimo Consiglio regionale chiederemo chiarimenti all'assessore sui lavori della Faentina e chiederemo che si avvii nella commissione competente un serio lavoro di approfondimento sullo stato delle linee periferiche".

"La linea Faentina è strategica anche nei mesi estivi - aggiunge in una nota - perché è utilizzata per gli spostamenti turistici.Pensiamo all'asse con la Romagna.Non abbiamo certezze sul rispetto del cronoprogramma degli interventi.Questi lavori sono assolutamente necessari e improcrastinabili, perché la messa in sicurezza è essenziale per garantire la normale circolazione dei treni, ma occorre un impegno serio per monitorare il rispetto dei tempi.Resta da capire inoltre dove si è creato il cortocircuito che ha permesso i lavori di Publiacqua, perché sapendo che si doveva lavorare sulla Faentina, non si sarebbero dovuti approvare ulteriori lavori.Sarebbe stato possibile programmarli in un altro momento?I cittadini chiedono risposte.Se sulla ferrovia i lavori erano stati annunciati, aggiungerci un cantiere è stato un ulteriore problema".

Per Tozzi "è inammissibile che nel 2024 territori interi della provincia di Firenze restino tagliati fuori o limitati nel loro legittimo diritto alla mobilità. Oltre a non capire come sia possibile sovrapporre lavori strategici concomitanti sulle vie di accesso con ferro e gomma alla città, si ripropone il tema atavico della sostanziale inadeguatezza delle infrastrutture viarie e ferroviarie della nostra provincia, che in alcune zone, soprattutto interne (ora Mugello e Valdisieve, ma senza scordare il Valdarno) necessitano di essere adeguate".
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