Un risvolto negativo dei molti cantieri in questo momento aperti nella città di Firenze, ai quali poi si aggiungeranno quelli delle prossime settimane, è la maggiore difficoltà di intervento e circolazione dei mezzi di soccorso.
A raccogliere le testimonianze di diversi autisti è questa mattina La Nazione.
Uno dei punti più critici per i mezzi di soccorso è viale Giannotti, interessato dai lavori per la realizzazione della terza linea della tramvia e duramente provato dalla mole di traffico che ci circola, sul quale i mezzi di soccorso sono costretti a fare i conti con il traffico, non essendoci corsie per superare.
Stessa cosa, aggiungono gli intervistati, il viale Giovine Italia. Direttrici fondamentali del traffico fiorentino, lungo le quali quotidianamente transitano migliaia di persone e che a causa dei restringimenti non offrono molto spazio per far passare le ambulanze.
Per non parlare del centrale ospedale di Santa Maria Nuova, difficile da raggiungere fra autobus, pedoni, auto e camion della nettezza urbana, per il quale gli operatori chiedono una corsia preferenziale.
Come spiega al quotidiano il presidente della Fratellanza Militare di Firenze Giovanni Ghini, per il momento non si registrano casi in cui effettivamente traffico e cantieri abbiano avuto un impatto negativo sull’intervento dei mezzi di soccorso: “Anche grazie ai cittadini, che hanno senso civico”.
Del parere però che traffico e lavori mettano in difficoltà l’intervento è anche il segretario regionale di Confintesa Fp Sandra Baldi, secondo la quale effettivamente i cantieri e i rallentamenti che ne conseguono rischiano di ritardare l’intervento delle pattuglie, specialmente in zone più trafficate o più densamente abitate.
A raccogliere le testimonianze di diversi autisti è questa mattina La Nazione.
Uno dei punti più critici per i mezzi di soccorso è viale Giannotti, interessato dai lavori per la realizzazione della terza linea della tramvia e duramente provato dalla mole di traffico che ci circola, sul quale i mezzi di soccorso sono costretti a fare i conti con il traffico, non essendoci corsie per superare.
Stessa cosa, aggiungono gli intervistati, il viale Giovine Italia. Direttrici fondamentali del traffico fiorentino, lungo le quali quotidianamente transitano migliaia di persone e che a causa dei restringimenti non offrono molto spazio per far passare le ambulanze.
Per non parlare del centrale ospedale di Santa Maria Nuova, difficile da raggiungere fra autobus, pedoni, auto e camion della nettezza urbana, per il quale gli operatori chiedono una corsia preferenziale.
Come spiega al quotidiano il presidente della Fratellanza Militare di Firenze Giovanni Ghini, per il momento non si registrano casi in cui effettivamente traffico e cantieri abbiano avuto un impatto negativo sull’intervento dei mezzi di soccorso: “Anche grazie ai cittadini, che hanno senso civico”.
Del parere però che traffico e lavori mettano in difficoltà l’intervento è anche il segretario regionale di Confintesa Fp Sandra Baldi, secondo la quale effettivamente i cantieri e i rallentamenti che ne conseguono rischiano di ritardare l’intervento delle pattuglie, specialmente in zone più trafficate o più densamente abitate.
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