Il Comune di Firenze ha deciso di partecipare ad un bando del ministero per accedere ai fondi necessari per sostituire ai modelli di tram attualmente in circolazione quelli alimentati a batteria.
L’obiettivo è, in poche parole, rimuovere pali e fili da Firenze.
Il Corriere Fiorentino questa mattina spiega che nel corso di una riunione tenuta ieri dall’assessore alla mobilità Andrea Giorgio con le commissioni consiliari di ambiente ed urbanistica è stato deciso di chiedere a Roma i fondi per la sostituzione dei tram attualmente in circolazione sulla T1 e la T2, 24 milioni in tutto, e rimuovere così da alcune zone del centro i sostegni per l’alimentazione dei convogli: l’obiettivo sarebbe quello di rimuovere pali e fili da piazza dell’Unità italiana e dalla stazione, oltre che da alcune zone di pregio come Porta al Prato e la Fortezza da Basso.
“I nuovi tram di Hitachi saranno più silenziosi, moderni e luminosi, poiché avranno i vetri anche sul tetto” ha commentato l’assessore.
L’alimentazione a batteria è già prevista per 3 chilometri (sui complessivi 7,2) della nuova linea Libertà-Bagno a Ripoli, che dovrà essere completata entro il 2026 per non perdere i finanziamenti europei del PNRR.
Per quanto riguarda i cantieri, attualmente sono aperti quelli in viale Giannotti e quello di viale Giovine Italia, ma per accelerare sui tempi ed evitare ritardi, da settembre i cantieri per la costruzione della T3 andranno avanti in contemporanea.
Il rischio è chiaramente quello di appesantire enormemente il traffico, ma come dichiara l’assessore Giorgio “è l’unico modo per finire a dicembre 2026”.
L’obiettivo è, in poche parole, rimuovere pali e fili da Firenze.
Il Corriere Fiorentino questa mattina spiega che nel corso di una riunione tenuta ieri dall’assessore alla mobilità Andrea Giorgio con le commissioni consiliari di ambiente ed urbanistica è stato deciso di chiedere a Roma i fondi per la sostituzione dei tram attualmente in circolazione sulla T1 e la T2, 24 milioni in tutto, e rimuovere così da alcune zone del centro i sostegni per l’alimentazione dei convogli: l’obiettivo sarebbe quello di rimuovere pali e fili da piazza dell’Unità italiana e dalla stazione, oltre che da alcune zone di pregio come Porta al Prato e la Fortezza da Basso.
“I nuovi tram di Hitachi saranno più silenziosi, moderni e luminosi, poiché avranno i vetri anche sul tetto” ha commentato l’assessore.
L’alimentazione a batteria è già prevista per 3 chilometri (sui complessivi 7,2) della nuova linea Libertà-Bagno a Ripoli, che dovrà essere completata entro il 2026 per non perdere i finanziamenti europei del PNRR.
Per quanto riguarda i cantieri, attualmente sono aperti quelli in viale Giannotti e quello di viale Giovine Italia, ma per accelerare sui tempi ed evitare ritardi, da settembre i cantieri per la costruzione della T3 andranno avanti in contemporanea.
Il rischio è chiaramente quello di appesantire enormemente il traffico, ma come dichiara l’assessore Giorgio “è l’unico modo per finire a dicembre 2026”.
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)
Attiva i cookies
Attiva i cookies