Sulla storica discoteca fiorentina c’è l’interesse dell’imprenditore Dimitri Kunz d’Asburgo, ma la Soprintendenza stoppa: “Nessuno stravolgimento”

Uno dei più rinomati e conosciuti locali notturni di Firenze, il Flò di viale Michelangelo, è finito al centro delle attenzioni dell’imprenditore Dimitri Kunz d’Asburgo, compagno della ministra del turismo Daniela Santanchè, interessato a rilevare l’area dall’attuale proprietà, la famiglia Cardini.

Come spiega questa mattina La Nazione, nelle intenzioni dell’imprenditore ci sarebbe quella di installare una vetrata a chiusura dell’intero locale, ma l’idea avrebbe già ricevuto il secco no della Soprintendenza, dato che sull’area in cui si trova la discoteca insiste un doppio vincolo, ovvero quello paesaggistico e quello diretto a tutela anche del Piazzale, della Loggia e del viale.

L’intenzione di Kunz sarebbe infatti quella di chiudere il locale con delle vetrate di modo da poter tenere aperta tutto l’anno la discoteca esterna, e non solamente nei mesi più caldi, come avviene attualmente.

La risposta della Soprintendenza, almeno per il momento, sembra essere negativa, come ha spiegato la direttrice Antonella Ranadli.

Il quotidiano precisa che anche i lavori di ristrutturazione che l’attuale proprietà potrebbe compiere dovranno comunque passare dall’autorizzazione paesaggistica della Soprintendenza dopo aver presentato il progetto al Comune di Firenze.
Condividi
La funzionalità è stata disattivata perché si avvale di cookies (Maggiori informazioni)

Attiva i cookies