Il maestro: "Festeggio il compleanno sul podio del Maggio con “Turandot”. A Firenze mi sento a casa”

Aveva appena 26 anni quando l’11 febbraio del 1962 alzò per la prima volta la bacchetta sul podio del Teatro del Maggio Musicale, un legame e un amore che lo avrebbe accompagnato per tutta la vita. Oggi festeggia 88 anni e domani sera sarà ancora una volta davanti alla sua amata orchestra fiorentina per dirigere Turandot, nella fastosa regia di Zhang Yimou ripresa da Stefania Grazioli all’86° Festival del Maggio. In mezzo una carriera che fa di Zubin Mehta, nato a Bombay il 29 aprile 1936, uno dei più grandi direttori di tutti i tempi, alla guida delle più prestigiose istituzioni musicali del mondo, compagno di spartito fin dagli esordi di colleghi del calibro di Claudio Abbado e Daniel Barenboim, con i quali da diciottenne si ritrovò a seguire a Vienna i famosi corsi di direzione d’orchestra di Hans Swarowsky.

Maestro Mehta, buon compleanno. Come festeggerà questa giornata?

"A Firenze perché io mi sento quasi fiorentino. Qui mi hanno trattato sempre bene e qui mi sento a casa".

Però parte dell’anno vive anche a Los Angeles, dove nella sua villa ha persino delle finestre in ferro battuto con lo stemma del giglio.

"È vero. Sono le due mie città e orchestre del cuore. Ma qui alla Romola ho anche duemila olivi e faccio un olio buonissimo. Per il mio compleanno sono già arrivati diciotto amici indiani a cui per prima cosa ho regalato una bottiglia del mio olio. E poi verranno a sentirmi dirigere Turandot".

Domani ancora Turandot, che nel 1998 ha portato a Pechino nella Città Proibita.

"Eh sì, c’erano quattromila persone a sera, per nove repliche".

Cos’è per lei Turandot?

"È l’ultima cosa che il genio di Puccini ha scritto e gli siamo grati che l’abbia composta almeno fino alla morte di Liù. Puccini ha scritto per donne sempre diverse: Bohème, La fanciulla del West, Manon Lescaut, Tosca e finalmente Turandot".

Concludiamo col suo Maggio, che sembra aver trovato una ripartenza.

"Preghiamo tutti che il nuovo sovrintendente Carlo Fuortes abbia successo e io glielo auguro con tutto il cuore".

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