Dopo il caso del tassista aggredito alle Cascine, il tassista e presidente del 43.90 Claudio Giudici è intervenuto ai microfoni di Radio Bruno: "I taxi, soprattutto quelli notturni, lavorano in un contesto molto particolare. Il collega aggredito alle Cascine rappresenta solo la punta dell'iceberg. E per fortuna che non ci sono state conseguenze troppo gravi. Noi ringraziamo le forze dell'ordine che hanno seguito e supportato il nostro collega. Ma io non vorrei localizzare il problema, a Milano di fatti simili ne abbiamo visti a bizzeffe. Io stesso mi sono fermato mesi fa per mettere in fuga l'aggressore di una giovane ragazza che chiedeva aiuto. In città ci sono diversi punti sensibili e in cui servono politiche di respiro non solamente locale."
DIALOGO CON LE ISTITUZIONI - Noi non abbiamo protestato davanti a Palazzo Vecchio, il nostro era un gesto di vicinanza a favore del collega. Abbiamo incontrato Albanese, Bettarini e Nardella. Da subito ci hanno mostrato solidarietà e disponibilità per un incontro col prefetto. A Santa Croce, per esempio, quando le pattuglie presidiano la zona troviamo una situazione molto diversa. In circostanze normali i colleghi in quella zona non ci vanno altrimenti. Serve un'azione corale da parte di tutti. Serve una miglior città per tutti.
POCHI TAXI - Non esiste un problema, c'è stata una situazione particolare dopo il biennio del Covid. Poi è vero che quest'estate è vero che siamo andati in difficoltà per questa sorta di rimbalzo quasi isterico del fenomeno turistico. Ma alcune indagini dimostrano che i taxi ci sono e sono a disposizione. Poi certo, è un mercato ciclico. E i periodi sono diversi l'uno dall'altro.
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