Stando alle immagini, l'atto sarebbe stato commesso una quindicina di giorni fa

Secondo i primi accertamenti fatti dall'Opera di Santa Maria del Fiore, la bravata risale a oltre 15 giorni fa poiché i teli visibili nelle immagini del filmato e che sono utilizzati per coprire il cantiere di restauro, non sono gli stessi presenti adesso intorno ai ponteggi. I teli in quota si danneggiano, si strappano per i venti e anche per questo motivo vengono periodicamente sostituiti.

Tra le ipotesi c'è che il giovane si sia nascosto da qualche parte dentro la cattedrale prima dell'orario di chiusura alle visite (ore 19.30) e al termine delle funzioni religiose ordinarie, quindi sia salito alla cupola del Brunelleschi e da una porticina che apre all'esterno sia uscito fuori, sapendo di poter raggiungere la scala provvisoria del cantiere. Sono punti che svettano a un'altezza di circa 100 metri e lui si è cimentato in dei passaggi spericolati a forte rischio di caduta nel vuoto. Altro particolare, l'allarme del cantiere non è scattato.

L'Opera sta visionando le immagini di tutte le telecamere per ricostruire il percorso e ricavare se ci sia stata, e quale sia stata, un'eventuale falla nel sistema di sicurezza.     
Uno dei sospetti è che l'atto sia stato pianificato da tempo, sia con sopralluoghi precedenti sfruttando l'itinerario delle visite, sia, verosimilmente, con l'acquisizione di informazioni sui percorsi interni e esterni del Duomo, anche del cantiere, che il giovane intruso potrebbe aver ottenuto da terze persone.    

Luca Bagnoli, presidente dell'Opera, ha dichiarato in una nota: "Abbiamo appreso di un accesso notturno non autorizzato sulla Cupola del Brunelleschi. La Cattedrale di Firenze è luogo sacro e complesso monumentale Patrimonio dell'Umanità. Purtroppo per qualcuno è anche parco giochi, e questo amareggia. Al resto penseranno le autorità preposte".
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