L'Ordine delle professioni infermieristiche di Firenze Pistoia (Opi), riguardo alla morte del calciatore 26enne Mattia Giani a seguito di un attacco cardiaco sul campo sportivo di Campi Bisenzio (Firenze) durante una partita, richiama con un comunicato "l'attenzione sull'importanza di rendere disponibili durante tutti gli eventi sportivi e sul territorio apparecchi defibrillatori semi automatici e la presenza di operatori addestrati all'uso".
"Tali apparecchi sono e restano, come ampiamente dimostrato dalla letteratura, gli unici veri paracadute in situazioni come quella, specie se uniti alla maggior rapidità possibile nell'utilizzo", sottolinea l'Opi e nel caso di Campi Bisenzio "senza entrare nel merito della presenza o meno di un medico nel corso della partita, sulla quale non abbiamo informazioni, intendiamo invece precisare che, nella fase successiva, ovvero dopo la chiamata al 112, risulta che il primo mezzo giunto sul posto lo abbia fatto in tempi congrui e che avesse, a bordo, un infermiere del sistema di emergenza territoriale addestrato e abilitato a fornire in autonomia tutta l'assistenza erogabile in ambiente extra-ospedaliero".
"Tali apparecchi sono e restano, come ampiamente dimostrato dalla letteratura, gli unici veri paracadute in situazioni come quella, specie se uniti alla maggior rapidità possibile nell'utilizzo", sottolinea l'Opi e nel caso di Campi Bisenzio "senza entrare nel merito della presenza o meno di un medico nel corso della partita, sulla quale non abbiamo informazioni, intendiamo invece precisare che, nella fase successiva, ovvero dopo la chiamata al 112, risulta che il primo mezzo giunto sul posto lo abbia fatto in tempi congrui e che avesse, a bordo, un infermiere del sistema di emergenza territoriale addestrato e abilitato a fornire in autonomia tutta l'assistenza erogabile in ambiente extra-ospedaliero".
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