“Modello stadio” e “modello tramvia” come esempi a cui guardare per rendere i cantieri più sicuri.
Dopo la tragedia di via Mariti il sindaco Dario Nardella rilancia l’esigenza di una legge nazionale con la richiesta che anche nel privato venga seguita la strada intrapresa per le grandi opere fiorentine.
Il “cantiere trasparente” che ha caratterizzato i lavori per le linee tramviarie rientra infatti tra gli esempi di buone pratiche per monitorare ciò che avviene nei luoghi di lavoro, chi è presente nelle varie fasi, per quale ditta lavora e così via.
Per quanto riguarda invece il restyling del Franchi, nel bando di gara il Comune ha inserito norme stringenti: stop ai subappalti a cascata, stop al massimo ribasso e obbligo dei contratti di edilizia.
Posizione ribadita dal sindaco anche durante l’ultimo consiglio comunale: «Il Comune di Firenze ha attualmente in corso oltre 400 cantieri – spiega Nardella – e ha già adottato accordi, protocolli e procedure per favorire la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Con l’applicazione del nuovo codice dei contratti il Comune di Firenze, nei propri appalti, ad esempio nella riqualificazione dello stadio, impone alle imprese il contratto di lavoro da utilizzare individuandolo tra quelli sottoscritti dalle principali organizzazioni sindacali e applicando il contratto di lavoro prevalente rispetto alle attività che si svolgono.
Il Comune ha sottoscritto poi con le organizzazioni sindacali e l’Azienda sanitaria di Firenze protocolli per l’obbligo di dotare tutti i lavoratori di tessera personale di riconoscimento con procedura di rilevamento elettronico monitorando quotidianamente presenze, orario di lavoro e formazione.
Infine il Comune di Firenze nella quasi totalità degli appalti non utilizza per l’aggiudicazione il criterio del massimo ribasso bensì quello della offerta economicamente più vantaggiosa attribuendo al parametro prezzo anche un peso del solo 10%».
Una procedura che va nella direzione auspicata anche dai sindacati che chiedono fin da subito alcuni interventi concreti all’amministrazione fiorentina e alla Città metropolitana.
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