Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato dal Comune di Firenze contro la sentenza del Tar del Lazio del 24 novembre 2023, ribadendo di fatto la legittimità del provvedimento con cui il 28 aprile dell'anno scorso alcuni ministeri, fra cui quello per gli Affari europei, avevano bocciato l'assegnamento di 55 milioni legati ai Piani urbani integrati, e specificamente per Firenze quello per il quartiere di Campo di Marte, dove sorge lo stadio Artemio Franchi. Dunque è confermato il definanziamento di tale cifra per la riqualificazione del principale impianto calcistico di Firenze.
Gli scopi dell'amministrazione comunale di Palazzo Vecchio, ovvero adeguare lo stadio Franchi "a standard calcistici di alto livello", non sono stati reputati "coerenti con il principale obiettivo sociale della misura"; e non c'è stata neanche la "disparità di trattamento" lamentata dai legali di Palazzo Vecchio, con il Comune di Venezia che per il suo progetto di Bosco dello Sport ha ottenuto 93,5 milioni di euro.
"La situazione del Comune di Venezia non è sovrapponibile a quella del Comune di Firenze", hanno scritto i cinque giudici del Consiglio di Stato che hanno firmato la sentenza pubblicata nelle scorse ore. Nel frattempo, come anticipa il quotidiano La Nazione, si svolgerà il prossimo 3 dicembre nella sede della Prefettura di Firenze un incontro che vedrà al tavolo oltre che la Prefetta del capoluogo di regione toscano, Francesca Ferrandino, e la sindaca Sara Funaro, anche la Fiorentina, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, esponenti della Lega calcio, il sindaco di Empoli, Alessandro Mantellassi, ed esponenti del club azzurro toscano.
Sul tavolo una discussione approfondita circa lo stato di avanzamento dei lavori di riqualificazione dello stadio Franchi, e una possibile richiesta di spostare alcune gare della squadra viola fra la fine di questa stagione e l'inizio della prossima, per accelerare proprio le opere di restyling all'interno del Franchi. Al momento il termine dei lavori di riqualificazione è fissato al 2029.
Gli scopi dell'amministrazione comunale di Palazzo Vecchio, ovvero adeguare lo stadio Franchi "a standard calcistici di alto livello", non sono stati reputati "coerenti con il principale obiettivo sociale della misura"; e non c'è stata neanche la "disparità di trattamento" lamentata dai legali di Palazzo Vecchio, con il Comune di Venezia che per il suo progetto di Bosco dello Sport ha ottenuto 93,5 milioni di euro.
"La situazione del Comune di Venezia non è sovrapponibile a quella del Comune di Firenze", hanno scritto i cinque giudici del Consiglio di Stato che hanno firmato la sentenza pubblicata nelle scorse ore. Nel frattempo, come anticipa il quotidiano La Nazione, si svolgerà il prossimo 3 dicembre nella sede della Prefettura di Firenze un incontro che vedrà al tavolo oltre che la Prefetta del capoluogo di regione toscano, Francesca Ferrandino, e la sindaca Sara Funaro, anche la Fiorentina, il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, esponenti della Lega calcio, il sindaco di Empoli, Alessandro Mantellassi, ed esponenti del club azzurro toscano.
Sul tavolo una discussione approfondita circa lo stato di avanzamento dei lavori di riqualificazione dello stadio Franchi, e una possibile richiesta di spostare alcune gare della squadra viola fra la fine di questa stagione e l'inizio della prossima, per accelerare proprio le opere di restyling all'interno del Franchi. Al momento il termine dei lavori di riqualificazione è fissato al 2029.
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