Fino a pochi giorni fa, la difesa viola era l’unico reparto che sembrava poter ripartire da tre punti fermi: Quarta, Milenkovic e Ranieri. Certo, sarebbe stato necessario aggiungere almeno un innesto di pari livello, ma con i numerosi giovani promettenti a disposizione di mister Palladino il reparto era pressoché già completato. E invece anche la difesa della Fiorentina, come il centrocampo e l’attacco, è destinata a diventare nel giro delle prossime ore un cantiere aperto. Tutto dovuto ''all'improvvisa'' partenza direzione Nottingham di Nikola Milenkovic. Difficilmente il serbo sarà rimpiazzato prima della partenza per la tournée in Inghilterra, dove Palladino contava già di testare nelle amichevoli più probanti il nuovo assetto arretrato. Invece è tutto da rifare.
Le uniche certezze in questo momento sono rappresentate da Martinez Quarta e Ranieri. L’argentino però, fresco campione di Copa America, tornerà a Firenze solo nella prima settimana di agosto e dovrà bruciare le tappe per diventare quel play arretrato nel quale il tecnico vorrebbe trasformare l’ex River. Ranieri invece è già oggi un perno intoccabile: si parla già di un suo rinnovo. Per quanto riguarda le gerarchie all'interno del reparto, a questo punto diventano indispensabili i giovani Lucchesi e Comuzzo.
Le idee per sostituire Nikola Milenkovic non mancano, ma la vera sfida per i dirigenti viola sarà farlo nel minor tempo possibile. Il nome principale, se non l'unico a questo punto, è quello di Marin Pongracic. Classe '97 nel giro della nazionale croata, ha iniziato la carriera in Germania, tra Borussia Dortmund e Wolfsburg. In quegli anni si è pure guadagnato un simpatico soprannome: "skandal-profi", ossia "il professionista dello scandalo". Questo il soprannome affibbiatogli dalla prestigiosa testata sportiva de la Bild. Insomma, uno che si faceva notare più fuori che dentro il campo. Questo soprattutto per varie vicende avvenute durante il periodo del lockdown, nel quale il croato è diventato protagonista, in negativo, sulle pagine dei giornali. Proprio la ‘Bild’ racconta che è stato pizzicato più volte in pubblico senza dispositivi di protezione (obbligatori all'epoca), e ha persino partecipato ad una festa privata, riprendendo il tutto e pubblicandolo sui social (nulla che anche Jovic non abbia già fatto). Anche in campo tuttavia si è fatto valere: alla seconda partita ufficiale gomitata a Morales del Fortuna Düsseldorf, calci ai cuscini a bordo campo, rimprovero pubblico dei compagni e ben tre giornate di squalifica.
Dopo una breve parentesi al Borussia Dortmund, durata un anno in prestito, su di lui è piombato Pantaleo Corvino, il quale ha acquistato Pongracic nell'agosto del 2022 dal Wolfsburg con la formula del prestito con diritto di riscatto a 1,6 milioni, esercitato poi il primo luglio del 2023. Pongracic è stato uno degli assoluti protagonisti dell'ultima salvezza del Lecce, sotto la guida prima di D'Aversa, e successivamente di Gotti. Il muro salentino, con 36 presenze da titolare su 38 partite in campionato, ha guidato la difesa del Lecce, portandola a una salvezza piuttosto tranquilla. Rispetto a Milenkovic segna molto meno. In carriera ha siglato solamente 3 gol in 211 partite.
La Fiorentina resta fiduciosa di aver fatto il blitz decisivo per assicurarsi le sue prestazioni pareggiando l'offerta economica del Rennes al Lecce e offre uno stipendio più alto al calciatore: contratto fino al 2029 a 2,1 milioni di euro a stagione, a fronte dell'accordo a 1,8 per cinque stagioni che aveva raggiunto il calciatore con il club francese. I francesi tuttavia hanno fissato le visite mediche per la giornata di oggi e restano fiduciosi. La Fiorentina attende invece in giornata la risposta definitiva di Pongracic, mentre il Lecce non si espone e resta a guardare l'evolversi della situazione sicuro di incassare una notevolissima plusvalenza.
Se Pongracic accettasse l'offerta viola, ecco che il croato diverrebbe uno degli acquisti più onerosi della storia della Fiorentina. Il primo rimane Nicolas Gonzalez prelevato dallo Stoccarda nell’estate 2021 per una cifra vicina ai 24,5 milioni (bonus esclusi), ma nella top ten ci sarebbe pure lui al fianco di Alfred Duncan (per il quale l’esborso nel gennaio 2020 fu di 15 milioni pagati al Sassuolo). Sul podio anche Juan Cuadrado (20 milioni) e Sofyan Amrabat (19,5)". Per la stessa cifra il difensore che sostituirà Milenkovic occuperà il settimo posto di questa particolare graduatoria.
Le uniche certezze in questo momento sono rappresentate da Martinez Quarta e Ranieri. L’argentino però, fresco campione di Copa America, tornerà a Firenze solo nella prima settimana di agosto e dovrà bruciare le tappe per diventare quel play arretrato nel quale il tecnico vorrebbe trasformare l’ex River. Ranieri invece è già oggi un perno intoccabile: si parla già di un suo rinnovo. Per quanto riguarda le gerarchie all'interno del reparto, a questo punto diventano indispensabili i giovani Lucchesi e Comuzzo.
Le idee per sostituire Nikola Milenkovic non mancano, ma la vera sfida per i dirigenti viola sarà farlo nel minor tempo possibile. Il nome principale, se non l'unico a questo punto, è quello di Marin Pongracic. Classe '97 nel giro della nazionale croata, ha iniziato la carriera in Germania, tra Borussia Dortmund e Wolfsburg. In quegli anni si è pure guadagnato un simpatico soprannome: "skandal-profi", ossia "il professionista dello scandalo". Questo il soprannome affibbiatogli dalla prestigiosa testata sportiva de la Bild. Insomma, uno che si faceva notare più fuori che dentro il campo. Questo soprattutto per varie vicende avvenute durante il periodo del lockdown, nel quale il croato è diventato protagonista, in negativo, sulle pagine dei giornali. Proprio la ‘Bild’ racconta che è stato pizzicato più volte in pubblico senza dispositivi di protezione (obbligatori all'epoca), e ha persino partecipato ad una festa privata, riprendendo il tutto e pubblicandolo sui social (nulla che anche Jovic non abbia già fatto). Anche in campo tuttavia si è fatto valere: alla seconda partita ufficiale gomitata a Morales del Fortuna Düsseldorf, calci ai cuscini a bordo campo, rimprovero pubblico dei compagni e ben tre giornate di squalifica.
Dopo una breve parentesi al Borussia Dortmund, durata un anno in prestito, su di lui è piombato Pantaleo Corvino, il quale ha acquistato Pongracic nell'agosto del 2022 dal Wolfsburg con la formula del prestito con diritto di riscatto a 1,6 milioni, esercitato poi il primo luglio del 2023. Pongracic è stato uno degli assoluti protagonisti dell'ultima salvezza del Lecce, sotto la guida prima di D'Aversa, e successivamente di Gotti. Il muro salentino, con 36 presenze da titolare su 38 partite in campionato, ha guidato la difesa del Lecce, portandola a una salvezza piuttosto tranquilla. Rispetto a Milenkovic segna molto meno. In carriera ha siglato solamente 3 gol in 211 partite.
La Fiorentina resta fiduciosa di aver fatto il blitz decisivo per assicurarsi le sue prestazioni pareggiando l'offerta economica del Rennes al Lecce e offre uno stipendio più alto al calciatore: contratto fino al 2029 a 2,1 milioni di euro a stagione, a fronte dell'accordo a 1,8 per cinque stagioni che aveva raggiunto il calciatore con il club francese. I francesi tuttavia hanno fissato le visite mediche per la giornata di oggi e restano fiduciosi. La Fiorentina attende invece in giornata la risposta definitiva di Pongracic, mentre il Lecce non si espone e resta a guardare l'evolversi della situazione sicuro di incassare una notevolissima plusvalenza.
Se Pongracic accettasse l'offerta viola, ecco che il croato diverrebbe uno degli acquisti più onerosi della storia della Fiorentina. Il primo rimane Nicolas Gonzalez prelevato dallo Stoccarda nell’estate 2021 per una cifra vicina ai 24,5 milioni (bonus esclusi), ma nella top ten ci sarebbe pure lui al fianco di Alfred Duncan (per il quale l’esborso nel gennaio 2020 fu di 15 milioni pagati al Sassuolo). Sul podio anche Juan Cuadrado (20 milioni) e Sofyan Amrabat (19,5)". Per la stessa cifra il difensore che sostituirà Milenkovic occuperà il settimo posto di questa particolare graduatoria.
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