Il vantaggio negli scontri diretti non basta a compensare prestazioni altalenanti, soprattutto contro le “piccole”

Quando mancano sei giornate al termine del campionato, la corsa alle coppe europee entra nel vivo e si fa sempre più affollata. Un gruppo di sette squadre è racchiuso in una forbice di soli dieci punti, rendendo la lotta per un posto in Europa una delle più incerte degli ultimi anni. La Fiorentina, con 53 punti, si trova attualmente all’ottavo posto, nel cuore di questa battaglia che coinvolge anche Atalanta, Juventus, Bologna, Lazio, Roma e Milan.

I viola inseguono un obiettivo ambizioso, ma alla portata, soprattutto alla luce di un calendario che, almeno sulla carta, presenta diversi ostacoli ma anche qualche opportunità. Il prossimo mese sarà determinante: ogni punto conquistato o perso potrebbe risultare decisivo, e la differenza la faranno tanto la continuità quanto la gestione delle energie, considerando anche gli impegni extra campionato.


La Fiorentina affronterà nel finale squadre di diversa caratura e motivazione. Le prossime due partite vedranno i gigliati sfidare Cagliari ed Empoli, formazioni in piena lotta per non retrocedere. Questi impegni, spesso sottovalutati, nascondono pericoli maggiori rispetto a quanto suggerisca la classifica: il recente passo falso contro il Parma ha insegnato quanto le partite contro squadre affamate di punti possano risultare complesse.


Dopo questi incontri, per la squadra di Palladino arriveranno sfide di ben altro spessore. I match contro Roma, Bologna, Udinese e Venezia definiranno in gran parte le ambizioni viola. In particolare, gli scontri diretti con le concorrenti dirette per l’Europa rappresentano dei veri e propri spartiacque. A rendere il cammino ancora più intricato c’è il fatto che, oltre agli impegni di Serie A, la Fiorentina è ancora in corsa anche in ambito europeo. Una programmazione fitta che richiederà rotazioni efficaci e lucidità mentale, specialmente nei momenti chiave.


Uno dei fattori da tenere in considerazione in questa fase è la classifica avulsa, il criterio che potrebbe risultare determinante in caso di arrivo a pari punti. La Fiorentina si trova in posizione favorevole in questo senso, avendo raccolto risultati positivi negli scontri diretti con Lazio, Juventus, Milan e forse anche Roma, in attesa degli ultimi incroci.


La situazione è invece meno favorevole rispetto all’Atalanta, che vanta una miglior differenza reti generale e un rendimento più costante contro le dirette concorrenti. È proprio su questo aspetto che i viola dovranno invertire la tendenza. Nella prima parte del campionato, infatti, la squadra ha ottenuto solo 8 punti contro le principali rivali per l’Europa, un bottino insufficiente per chi punta a un piazzamento tra le prime sette.


L’aspetto che potrebbe ridisegnare completamente lo scenario riguarda gli incroci con le coppe, nazionali ed europee. La situazione di classifica del Milan, ad esempio, è da monitorare con attenzione: se i rossoneri dovessero aggiudicarsi la Coppa Italia partendo da una posizione fuori dalla zona europea, potrebbero sottrarre un posto utile attraverso il meccanismo delle competizioni UEFA. Lo stesso discorso vale per la Fiorentina stessa, che potrebbe garantirsi l’accesso alle coppe vincendo uno dei trofei stagionali ancora in palio.


È dunque evidente come, mai come quest’anno, ogni competizione sia intrecciata con le altre. Riuscire a distribuire le forze senza compromettere nessun obiettivo sarà una delle sfide più complesse per Vincenzo Italiano e il suo staff.


L’alternanza di prestazioni vista in questa stagione suggerisce che la Fiorentina non può permettersi alcuna distrazione. Contro le squadre di alta classifica, la squadra ha spesso mostrato qualità e intensità, salvo poi inciampare in partite contro avversari abbordabili. Questa discontinuità ha frenato il percorso dei viola, che tuttavia restano pienamente in corsa.


Il valore della rosa, la varietà delle soluzioni offensive e la spinta di un pubblico sempre caloroso rappresentano elementi su cui far leva in questo finale incandescente. Serviranno concentrazione, determinazione e soprattutto una mentalità vincente per affrontare ogni incontro come una finale.

Con sei gare ancora da giocare e tante incognite in ballo, il margine di errore è ridotto al minimo. Ogni passo falso può compromettere un’intera stagione, mentre una striscia positiva può proiettare i gigliati verso traguardi importanti.

La lotta all’Europa è più che mai aperta, e la Fiorentina ha tutte le carte in regola per esserne protagonista. Ma per riuscirci servirà una versione solida, convinta e affamata, pronta a cambiare passo e a chiudere il campionato a tutta velocità.


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