Sottil, Kouame, Ikoné e Beltran sotto esame aspettando il mercato di gennaio

In casa Fiorentina, l'allenatore Raffaele Palladino si trova di fronte a una sfida non da poco. Nonostante non ami definire alcuni giocatori come "seconde linee", preferendo considerarli tutti titolari, i risultati non sembrano supportare questa visione. Alcuni dei giocatori che avrebbero dovuto rappresentare alternative valide non stanno offrendo il rendimento atteso. Sono in particolare quattro i giocatori che, finora, non sono riusciti a lasciare un segno tangibile: Riccardo Sottil, Christian Kouame, Jonathan Ikoné e Lucas Beltran. Nel gruppo non consideriamo Kayode che, rispetto agli altri calciatori citati, ha avuto a disposizione un minutaggio nettamente inferiore per dimostrare le sue qualità.

Nelle prime dieci partite della stagione, Palladino ha dato a questi giocatori quasi 1.200 minuti di gioco complessivi, ma i risultati in termini offensivi sono stati decisamente deludenti. Tra questi, solo Riccardo Sottil è riuscito a segnare un gol, che risale ormai a due mesi fa, in una partita di Conference League contro la Puskás Akadémia. Nonostante tre presenze da titolare su dieci partite, nessuna delle quali in Serie A, Sottil continua a rimanere intrappolato in una sorta di equivoco esistenziale (non è più abbastanza giovane da essere definito tale, e allo stesso tempo è un giocatore che potrebbe avere ancora grandi potenzialità), caratterizzato da prestazioni altalenanti e frequenti infortuni. Con 25 anni sulle spalle e 120 presenze in maglia viola, il tempo sembra stia scadendo per quello che una volta era considerato una giovane promessa.

Anche per Christian Kouame la situazione non appare più rosea. Arrivato a Firenze nel gennaio 2020, l'ivoriano si è sempre distinto per la sua dedizione e spirito di sacrificio. Tuttavia, i numeri non mentono: in oltre 130 partite con la Fiorentina, Kouame ha segnato solo dieci gol, e negli ultimi 12 mesi ne ha messi a segno appena due. Nonostante ciò, Palladino continua a dargli fiducia, come dimostrano i 466 minuti giocati, che lo rendono il settimo giocatore più utilizzato in rosa. Tuttavia, le evidenti difficoltà tecniche e di finalizzazione nel ruolo di centravanti rendono complicato per lui affermarsi in modo decisivo. Inoltre, c'è la situazione legata al suo contratto, diventato altissimo (2,2 milioni a stagione) per una clausola. Domani è previsto un incontro per spalmare l'ingaggio attuale con un rinnovo fino al 2027.

Le difficoltà maggiori, però, riguardano Jonathan Ikoné e Lucas Beltran, due giocatori che, nonostante il talento e l'investimento fatto su di loro, non sono riusciti a esprimere quasi nulla del loro potenziale. Ikoné, in particolare, ha alternato prestazioni anonime a errori decisivi durante i suoi 30 mesi in Italia. Nonostante le sue 116 presenze in maglia viola, sono pochi gli episodi degni di nota da ricordare. Per Lucas Beltran, il discorso è simile: considerato un giovane di grande prospettiva, fatica a trovare continuità di rendimento.

Con il passare del tempo, l'orizzonte per questi giocatori diventa sempre più incerto. Se da una parte Palladino cerca di sfruttare ogni occasione per rilanciare questi atleti, dall’altra la pazienza della società e dei tifosi, che attendono segnali decisivi da questi calciatori, si sta riducendo. Il mese di gennaio, con l'apertura del mercato invernale, potrebbe rappresentare un punto di svolta cruciale per capire se ci sarà ancora spazio per loro nella Fiorentina o se sarà necessario voltare pagina.

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