Al Franchi passa la Roma che si impone 1-2 in rimonta

Per la Fiorentina è ancora notte fonda: dopo sei giornate la squadra allenata da Stefano Pioli si ritrova al diciassettesimo posto con il magro bottino di tre punti, frutto di tre pareggi in sei giornate di campionato (contro Cagliari, Torino e Pisa), ancora a secco di vittorie e con un attacco che nonostante la rete di Kean sembra fare ancora fatica.

Al Franchi questo pomeriggio a stappare la gara è stato proprio il centravanti viola, ben servito da Nicolussi Caviglia, ma il pareggio e il sorpasso giallorosso a stretto giro con Soulé e Cristante ha fatto crollare le certezze dei viola, che nonostante una seconda frazione di gioco giocata in attacco non sono più riusciti a riacciuffare il risultato.

Dai tifosi il primo nome nel mirino è quello del ds Daniele Pradé, ma la scelta del popolo viola, visto il momento di grande difficoltà che la squadra sta attraversando, per il momento è quello di rimanere vicini.

La traversa di Piccoli, il gol divorato da Gosens, gli acciacchi di Fazzini e Dodò, la prova incolore di Gudmundsson (sostituito all'intervallo) sono tutte fotografie di un momento delicato per Pioli e per la squadra: starà all'allenatore saper riavvolgere i fili e dare sicurezza alla squadra.

"Abbiamo fatto la partita con grande generosità e la giusta qualità e compattezza, ma i dettagli hanno fatto la differenza. Oggi dispiace per tutti. La prestazione c'è, il risultato no. Mi aspettavo un risultato diverso per quello che abbiamo creato. Quando vai in vantaggio in quel modo, alla fine la devi vincere. Avevo detto alla squadra che la Roma è una squadra cinica e noi dovevamo essere come loro ma invece abbiamo subito due gol dove la collaborazione non c'è stata. Non ci possiamo attaccare alla fortuna o alla sfortuna. La classifica la vediamo, è brutto aver perso ancora in casa. Il problema non è il mio futuro, è trovare i risultati. Siamo tutti uniti, abbiamo un calendario tosto e pensiamo alle prossime sfide. Sono preoccupato per i risultati, per la poca attenzione ai dettagli. Sarei preoccupato se la squadra fosse timorosa e non lottasse. Oggi abbiamo avuto delle lacune e gli avversari ci hanno punito" ha detto il tecnico a fine partita.

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