Oggi Kean, De Gea, Dodò e Gudmundsson sono più lontani dalla Fiorentina

Le possibilità che la Fiorentina di Raffaele Palladino possa partecipare a una competizione europea nella prossima stagione si fanno sempre più esigue. Le ambizioni iniziali, che prevedevano un passo avanti rispetto ai risultati ottenuti sotto la guida di Vincenzo Italiano, oggi sembrano lontane. In questo contesto, il club toscano sarà chiamato a una riflessione profonda sul proprio futuro, con molte decisioni strategiche da prendere nei prossimi mesi.

La sessione estiva di calciomercato, ormai alle porte, si preannuncia tutt’altro che semplice per la dirigenza viola. Qualora non si riuscisse a centrare l’obiettivo Europa, una nuova rivoluzione tecnica potrebbe essere inevitabile, con conseguenze importanti anche per i protagonisti più rappresentativi della rosa.

Uno dei casi più delicati riguarda David De Gea. L’ex portiere del Manchester United, arrivato a Firenze a parametro zero dopo un anno lontano dai campi, si è rivelato una delle intuizioni migliori del club. Il contratto prevede uno stipendio di 1,2 milioni di euro con una clausola per il prolungamento di un’altra stagione, che comporterebbe un raddoppio dell’ingaggio. Nonostante si trovi molto bene in città e abbia espresso apprezzamento per l’ambiente, la mancata qualificazione alle coppe europee potrebbe indurlo a valutare altre strade. Per De Gea, più ancora del compenso economico, contano l’ambizione, la possibilità di contribuire a un progetto solido e la volontà di mettere la propria esperienza al servizio di un gruppo competitivo. Il portiere spagnolo chiederà alla società chiarezza sui piani futuri, così come farà anche Moise Kean.

L’attaccante italiano, rinato a Firenze dopo un periodo difficile, ha ritrovato fiducia e anche la convocazione in Nazionale. Il suo nome resta tra i più caldi del mercato estivo, complice una clausola rescissoria da 52 milioni di euro che potrebbe attirare l’attenzione di molti club. Per Kean, però, la presenza o meno dell’Europa potrebbe non essere l’unico fattore determinante: all’orizzonte ci sono i Mondiali del 2026 e rimanere protagonista in un contesto competitivo sarà fondamentale per mantenere la maglia azzurra. La Fiorentina rappresenta oggi un punto di equilibrio, ma non è detto che lo resti.

Un altro nodo da sciogliere riguarda Albert Gudmundsson. Il rendimento altalenante e alcune vicende extra-campo, come il procedimento giudiziario in corso, potrebbero spingere la società a riconsiderare gli accordi economici con il Genoa. Il suo futuro sarà valutato anche sul piano tecnico, con attenzione particolare al contributo che potrà offrire nella prossima stagione.

Situazione in sospeso anche per il laterale brasiliano, il cui rinnovo di contratto è attualmente fermo. Nonostante le dichiarazioni d’amore per la Fiorentina, le sirene provenienti da club importanti come Barcellona e Milan si fanno sempre più insistenti. Il giocatore è molto apprezzato sul mercato internazionale, e il suo destino dipenderà anche dal tipo di progetto che il club vorrà presentargli nei colloqui estivi.

In sintesi, i prossimi mesi saranno cruciali per il futuro della Fiorentina. I quattro giocatori simbolo della rosa potrebbero essere al centro di un mercato infuocato e le scelte della società avranno un impatto decisivo sulla costruzione della squadra che verrà.

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