Una rivoluzione di tre mesi che ha dato identità a una squadra che sembrava informe: e siamo solo all'inizio.

La Fiorentina sta vivendo una stagione da sogno sotto la guida di Raffaele Palladino, trasformando lo scetticismo iniziale in entusiasmo collettivo. La squadra viola, grazie a un approccio tattico innovativo e una gestione ottimale del gruppo, sta sorprendendo tutti nel campionato di Serie A, mostrando un mix vincente di personalità e pragmatismo.

L’allenatore sta costruendo il successo della Fiorentina su cinque principi fondamentali: semplicità, responsabilità, condivisione, pragmatismo e personalità. Dopo aver iniziato la stagione schierando la squadra con una difesa a tre e applicando rigorosamente il principio della costruzione dal basso, Palladino ha saputo adattarsi, passando a un gioco più diretto e verticale con una difesa a quattro, dimostrando grande flessibilità tattica. La chiave è stata il dialogo costante con i giocatori, che ha permesso di creare un ambiente coeso e di responsabilizzare gli interpreti in campo.

Il cambio di mentalità ha portato risultati eccezionali, con una media di 2,06 punti a partita, la più alta nella storia del club nell’era dei tre punti per gara, superando anche figure iconiche come Trapattoni e Ranieri. Questo dato non solo sottolinea il valore tattico dell’allenatore, ma conferma anche il potenziale della squadra per ambizioni a lungo termine, inclusa una qualificazione alla Champions League.

La Fiorentina è diventata prima un simbolo di bellezza, poi di concretezza in campo, come dimostrato dalle vittorie contro Roma e Milan e dalle successive gare vinte dai viola in maniera "sporca", con scarti di gol minimi rispetto agli avversari e mantenendo spesso la rete inviolata. Questo, grazie a un centrocampo che garantisce filtro alla difesa e qualità nel gioco, oltre agli exploit personali di Comuzzo, seguito da Ranieri, e dallo straordinario rendimento del fuoriclasse spagnolo tra i pali: David De Gea.

Con altri giocatori chiave come Kean, Dodo, Gosens, Adli, Bove e Cataldi (alcuni di loro tornati o diventati protagonisti in Nazionale), il progetto Fiorentina guarda con ambizione all’Europa. La qualificazione alla Champions League è un obiettivo concreto, considerando l'attuale media punti. Un sogno alimentato non solo dai risultati, ma anche dalla visione a lungo termine del club. L’entusiasmo dei tifosi, unito alla crescente fiducia dell’ambiente, rende oggi la Fiorentina un esempio di rinascita calcistica nel panorama italiano.

La Fiorentina di Palladino rappresenta un connubio perfetto tra modernità e tradizione, con una guida tecnica innovativa e una rosa che cresce sia tecnicamente sia mentalmente. Il sogno europeo non è più una chimera, ma una prospettiva concreta. E stavolta non si parla di Conference League, e forse nemmeno di Europa League. Firenze sogna, e con buone ragioni, citando spesso e volentieri la parola con la "S". Da questo noi, per pudore e deontologia professionale, ci asteniamo. Ma sognare non costa nulla, e dopo anni di finali perse e un latente anonimato in Serie A, è giusto che i tifosi si lascino andare, immaginando orizzonti sempre più gloriosi per la loro amata Fiorentina.  

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