Il nodo centrale del mercato della Fiorentina, come ormai noto, è legato alla scelta del nuovo centravanti. Una scelta da non sbagliare, per dare al neo tecnico Raffaele Palladino un attaccante in grado di regalare certezze alla sua nuova squadra e, soprattutto, ai tifosi viola un nome col quale esaltarsi e sperare in un futuro contraddistinto dalla parola ''ambizione''. Parola pronunciata a più riprese dal direttore generale Ferrari e dal ds Pradè nel corso dell'ultima conferenza stampa. Ma sul concetto del ''nome che fa esaltare i tifosi'' ci sono delle riflessioni da fare.
Tanto per cominciare è giusto che la società, soprattutto il comparto tecnico, seguano le proprie esigenze e quelle dettate dall'allenatore. Quindi, qualora il profilo individuato fosse un attaccante non dal nome altisonante ma in grado di fornire le garanzie tecniche ricercate, ben venga. Giusto però sottolineare che, dopo tre finali perse in due anni ed un clima non particolarmente sereno nella tifoseria (organizzata e non), anche il fattore legato all'entusiasmo non è da sottovalutare. La Fiorentina si muove attualmente in questo ''limbo''.
Tuttavia le cifre di cui si parla attualmente per l'acquisto di un centravanti sono davvero importanti, almeno 30 milioni se si parla dei casi di, nello specifico, di Mateo Retegui ed Alexander Sørloth. E qui un'altra domanda, l'ennesima, sorge spontanea: due giocatori diversi, con rendimento diverso e campionati di militanza diversi (giusto l'età è simile) come possono avere lo stesso prezzo? e chi tra i due può essere considerato una certezza o una scommessa? Domande alle quali è davvero difficile rispondere. Se ne occuperanno i dirigenti viola, ma è giusto provare ad analizzare la situazione con i dati a nostra disposizione.
Mateo Retegui, impegnato in Germania con l'Italia per gli Europei ha siglato in questa stagione in Serie A 9 reti (2 in Coppa Italia) e fornito 3 assist. Il Genoa chiede 30 milioni, ma i rossoblù non sembrano intenzionati a cedere il giocatore prima della fine di Euro 2024. Sperano in un exploit del ragazzo per far lievitare ulteriormente il prezzo del cartellino. Discorso diverso per Sørloth. L'attaccante norvegese alto 1,95 cm ha giocato la sua prima vera grande stagione da bomber nella Liga con la maglia del Villareal. Vice capocannoniere del torneo dietro all'ucraino Artem Dovbyk, nell'ultimo anno tra Liga, Coppa del Re ed Europa League ha segnato 26 reti e sfornato 6 assist. Molti più gol di Retegui quindi, ma stesso valore di mercato (25-30 milioni).
Sørloth si è confrontato in un campionato tosto come la Liga ed anche in Europa League. Ha segnato molti gol ed è cercato da altri importanti club europei. Dal canto suo Retegui al primo anno in Italia non ha certo sfigurato. La serie A non è un campionato semplice col quale confrontarsi con un attaccante ed anche in Nazionale Retegui non ha deluso. Due reti siglate in stagione anche con gli Azzurri e pass per Euro 24 staccato con timbro annesso del ct Spalletti. Chi è la vera scommessa tra i due? Su chi puntare la maggior parte delle risorse economiche a disposizione per il mercato della Fiorentina? Chi scegliere per non sbagliare? Al direttore sportivo Pradè e a Goretti (ed in ultimo a Commisso) l'ardua sentenza.
Tanto per cominciare è giusto che la società, soprattutto il comparto tecnico, seguano le proprie esigenze e quelle dettate dall'allenatore. Quindi, qualora il profilo individuato fosse un attaccante non dal nome altisonante ma in grado di fornire le garanzie tecniche ricercate, ben venga. Giusto però sottolineare che, dopo tre finali perse in due anni ed un clima non particolarmente sereno nella tifoseria (organizzata e non), anche il fattore legato all'entusiasmo non è da sottovalutare. La Fiorentina si muove attualmente in questo ''limbo''.
Tuttavia le cifre di cui si parla attualmente per l'acquisto di un centravanti sono davvero importanti, almeno 30 milioni se si parla dei casi di, nello specifico, di Mateo Retegui ed Alexander Sørloth. E qui un'altra domanda, l'ennesima, sorge spontanea: due giocatori diversi, con rendimento diverso e campionati di militanza diversi (giusto l'età è simile) come possono avere lo stesso prezzo? e chi tra i due può essere considerato una certezza o una scommessa? Domande alle quali è davvero difficile rispondere. Se ne occuperanno i dirigenti viola, ma è giusto provare ad analizzare la situazione con i dati a nostra disposizione.
Mateo Retegui, impegnato in Germania con l'Italia per gli Europei ha siglato in questa stagione in Serie A 9 reti (2 in Coppa Italia) e fornito 3 assist. Il Genoa chiede 30 milioni, ma i rossoblù non sembrano intenzionati a cedere il giocatore prima della fine di Euro 2024. Sperano in un exploit del ragazzo per far lievitare ulteriormente il prezzo del cartellino. Discorso diverso per Sørloth. L'attaccante norvegese alto 1,95 cm ha giocato la sua prima vera grande stagione da bomber nella Liga con la maglia del Villareal. Vice capocannoniere del torneo dietro all'ucraino Artem Dovbyk, nell'ultimo anno tra Liga, Coppa del Re ed Europa League ha segnato 26 reti e sfornato 6 assist. Molti più gol di Retegui quindi, ma stesso valore di mercato (25-30 milioni).
Sørloth si è confrontato in un campionato tosto come la Liga ed anche in Europa League. Ha segnato molti gol ed è cercato da altri importanti club europei. Dal canto suo Retegui al primo anno in Italia non ha certo sfigurato. La serie A non è un campionato semplice col quale confrontarsi con un attaccante ed anche in Nazionale Retegui non ha deluso. Due reti siglate in stagione anche con gli Azzurri e pass per Euro 24 staccato con timbro annesso del ct Spalletti. Chi è la vera scommessa tra i due? Su chi puntare la maggior parte delle risorse economiche a disposizione per il mercato della Fiorentina? Chi scegliere per non sbagliare? Al direttore sportivo Pradè e a Goretti (ed in ultimo a Commisso) l'ardua sentenza.
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