La squadra di Palladino domina il Lask con una mentalità offensiva e chiude (quasi) il discorso qualificazione in Conference League

Vincere era fondamentale, come sottolineato da mister Palladino, ma segnare tanti gol era altrettanto importante, considerando che la differenza reti potrebbe rivelarsi decisiva per accedere alle prime otto della Conference League. Il Lask, avversario tecnicamente modesto, sembrava la vittima perfetta, ma ciò non significava che fosse disposto a cedere facilmente. Eppure, è proprio il risultato rotondo, con sette reti segnate, a dare alla prestazione della Fiorentina il suo peso specifico nella corsa europea.

Affrontare una squadra fragile come quella austriaca è stato relativamente semplice, ma ciò che ha fatto la differenza è stata la mentalità della squadra di Palladino, decisa a spingere fino all’ultimo minuto. Rinunciando a rotazioni massicce per evitare sorprese, il tecnico ha trasmesso l’idea che ogni partita conta, e i risultati gli danno ragione. Sebbene la qualificazione agli ottavi non sia ancora garantita matematicamente – la Fiorentina dovrà vincere anche nell’ultima giornata contro il Vitoria Guimaraes – i viola restano tra le prime otto e continuano a salire posizioni in classifica.

Unico rammarico è che una prestazione così brillante si sia svolta in uno stadio semideserto, ancora un cantiere. I tifosi della curva Fiesole, trasferiti alla Ferrovia, hanno cercato di colmare il vuoto con il loro sostegno, ma resta il desiderio di vedere questa Fiorentina protagonista in un contesto più prestigioso, come l’Europa League (almeno). Tuttavia, ciò che conta è che la squadra abbia disputato un’altra partita impeccabile, senza errori e con un’incisività offensiva straordinaria. Dal magro 1-0 contro il Cagliari ai sette gol segnati ieri, la Fiorentina ha raggiunto un altro record: la sua prima vittoria così netta in una competizione europea.

La partita contro il Lask è stata un dominio assoluto. Gli avversari, innocui e quasi remissivi, hanno reso il compito più facile per i viola, ma ciò non toglie meriti alla squadra, capace di eccellere indipendentemente dagli interpreti in campo. Ogni gol ha rappresentato un passo avanti verso l’obiettivo della qualificazione, e il +11 di differenza reti è un patrimonio prezioso in vista della trasferta decisiva contro il Vitoria Guimaraes. Gli ottavi sono sempre più vicini.

Protagonista della serata è stato Riccardo Sottil, autore di una doppietta e decisivo con la punizione che ha portato al primo gol viola di Richardson. Palladino ha optato per un modulo ultra offensivo, un 4-2-4 che ha visto Kouame affiancare Kean al centro dell’attacco, con Sottil e Ikoné sulle fasce. Questa scelta, sebbene rischiosa, si è rivelata efficace e potrebbe essere riproposta in futuro. Le occasioni non sono mancate, e l’unico assente alla festa del gol è stato Kean: il suo gol iniziale è stato annullato per un fallo di mano, e ha sfiorato la rete con un tiro che ha colpito l’incrocio.

La Fiorentina esce da questa serata con nuove certezze, un’energia ritrovata e un passo decisivo verso la qualificazione. Il cammino in Conference League continua, con l’ottimismo di chi sa di poter puntare in alto.

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