Siamo cinici, corrosivi, per molti insopportabili per via della nostra pretesa grandezza, perché Firenze è la città più bella del mondo e noi i più ganzi, tanto per dirla a modo nostro.
Abbiamo però un cuore, perché la tendenza di questa città, da La Pira in poi è sempre stata quella di tentare di non lasciare indietro nessuno, di fare squadra nei momenti di grande difficoltà e la spiegava benissimo un fiorentino adottato come Cesare Prandelli.
Raccontava di aver visto un documentario dei giorni post alluvione del 1966: si contestava l’arrivo del Presidente della Repubblica Saragat, che veniva in visita ufficiale.
Berci alla fiorentina, ironia amara, fino a quando l’auto presidenziale si blocca nel fango e allora cosa fanno i fiorentini? Si immergono nella melma e tirano fuori l’auto blu e da dentro esce Saragat, abbastanza stupito.
E lo stesso è successo ieri con Fuori Binario, una realtà a cui Firenzedintorni.it tiene molto, e che grazie alla Fondazione CR Firenze che ha pagato tutti i debiti pregressi continuerà a vivere.
Inoltre, altra ottima notizia, il Comune non aumenterà l’affitto.
Ricordo che chi “lavora” a Fuori Binario lo fa a titolo assolutamente gratuito, a cominciare dal direttore Cristiano Lucchi e dal presidente dell’Associazione della rivista Francesco Cuccuini.
Il prossimo passo, dopo aver incrociato i volontari che lo distribuiscono, sarebbe provare a leggerlo più di adesso.
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