Albert Gudmundsson sta vivendo un momento straordinario nella sua carriera, con prestazioni che lo hanno riportato al centro del progetto della Fiorentina. Il cambiamento è evidente, dentro e fuori dal campo: l’islandese ha ritrovato continuità e fiducia, lasciandosi alle spalle gli infortuni che ne avevano limitato il rendimento in passato. Ora il suo obiettivo è mantenere alta la qualità del suo gioco e confermare il suo valore fino alla fine della stagione, dove la squadra si gioca traguardi importanti sia in campionato che in Europa.
Uno degli elementi che ha favorito questa crescita è il nuovo assetto tattico voluto da Raffaele Palladino, che ha esaltato le qualità di Gudmundsson. Il feeling con Moise Kean sta regalando alla Fiorentina un attacco imprevedibile e concreto, come dimostrano i numeri: il trequartista viola ha una percentuale realizzativa del 27%, trasformando in gol più di un tiro su quattro. Sei reti in campionato con appena 22 tentativi totali, un dato che lo pone tra i migliori finalizzatori della Serie A, superato solo da Kolo Muani e Retegui.
Oltre alla precisione sotto porta, spicca anche la sua capacità di essere decisivo. Segna una rete ogni 133 minuti, un rendimento migliore persino di quello di Kean, che va a segno ogni 135 minuti. Una statistica che assume ancora più valore se si considera il suo ruolo, più propenso alla creazione del gioco che alla finalizzazione. Anche nel confronto con Lucas Beltrán emerge il suo impatto: l’attaccante argentino ha una media di un gol ogni 415 minuti, a dimostrazione di quanto Gudmundsson sia incisivo quando impiegato.
La sua presenza in campo ha portato risultati importanti alla Fiorentina. L’unico match in cui i viola non hanno ottenuto i tre punti con lui in campo è stato contro il Napoli, mentre in tutte le altre gare ha contribuito a vittorie pesanti. Dall’esordio contro la Lazio, quando ha segnato due rigori pochi minuti dopo il suo ingresso, fino al sigillo contro la Juventus nell’ultima gara casalinga, il numero 10 viola ha dimostrato di saper essere determinante nei momenti cruciali.
Di fronte a prestazioni così convincenti, la Fiorentina non ha più dubbi e si prepara a riscattarlo dal Genoa. La cifra fissata per il trasferimento definitivo è di 17 milioni di euro, un investimento considerato più che giustificato dai dirigenti viola. I contatti con il suo entourage sono costanti e la volontà di proseguire insieme è condivisa da entrambe le parti.
L’unica questione ancora aperta riguarda la vicenda giudiziaria che coinvolge Gudmundsson in Islanda. Sebbene sia stato assolto in due occasioni, il caso è stato riaperto dopo un ricorso e la sentenza definitiva potrebbe arrivare dopo l’estate. Tuttavia, il direttore sportivo Daniele Pradè ha assicurato che il club è ben informato sulla situazione e pronto ad affrontarla con la massima attenzione: "Abbiamo studiato tutto, sappiamo come operare".
Uno degli elementi che ha favorito questa crescita è il nuovo assetto tattico voluto da Raffaele Palladino, che ha esaltato le qualità di Gudmundsson. Il feeling con Moise Kean sta regalando alla Fiorentina un attacco imprevedibile e concreto, come dimostrano i numeri: il trequartista viola ha una percentuale realizzativa del 27%, trasformando in gol più di un tiro su quattro. Sei reti in campionato con appena 22 tentativi totali, un dato che lo pone tra i migliori finalizzatori della Serie A, superato solo da Kolo Muani e Retegui.
Oltre alla precisione sotto porta, spicca anche la sua capacità di essere decisivo. Segna una rete ogni 133 minuti, un rendimento migliore persino di quello di Kean, che va a segno ogni 135 minuti. Una statistica che assume ancora più valore se si considera il suo ruolo, più propenso alla creazione del gioco che alla finalizzazione. Anche nel confronto con Lucas Beltrán emerge il suo impatto: l’attaccante argentino ha una media di un gol ogni 415 minuti, a dimostrazione di quanto Gudmundsson sia incisivo quando impiegato.
La sua presenza in campo ha portato risultati importanti alla Fiorentina. L’unico match in cui i viola non hanno ottenuto i tre punti con lui in campo è stato contro il Napoli, mentre in tutte le altre gare ha contribuito a vittorie pesanti. Dall’esordio contro la Lazio, quando ha segnato due rigori pochi minuti dopo il suo ingresso, fino al sigillo contro la Juventus nell’ultima gara casalinga, il numero 10 viola ha dimostrato di saper essere determinante nei momenti cruciali.
Di fronte a prestazioni così convincenti, la Fiorentina non ha più dubbi e si prepara a riscattarlo dal Genoa. La cifra fissata per il trasferimento definitivo è di 17 milioni di euro, un investimento considerato più che giustificato dai dirigenti viola. I contatti con il suo entourage sono costanti e la volontà di proseguire insieme è condivisa da entrambe le parti.
L’unica questione ancora aperta riguarda la vicenda giudiziaria che coinvolge Gudmundsson in Islanda. Sebbene sia stato assolto in due occasioni, il caso è stato riaperto dopo un ricorso e la sentenza definitiva potrebbe arrivare dopo l’estate. Tuttavia, il direttore sportivo Daniele Pradè ha assicurato che il club è ben informato sulla situazione e pronto ad affrontarla con la massima attenzione: "Abbiamo studiato tutto, sappiamo come operare".
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