L'annata di Albert Gudmundsson continua a essere segnata da una serie di problemi fisici che influiscono sulla sua condizione e sul suo morale. Recentemente, durante la partita contro il Como, ha subito un infortunio pochi minuti dopo il suo ingresso in campo. Un lungo passaggio di Strefezza è stato deviato da Mandragora, e mentre Gudmundsson saltava per colpire il pallone, un contatto con Caqueret lo ha sbilanciato, facendolo cadere pesantemente sull'osso sacro. Nonostante il tentativo di rimanere in campo, ha dovuto chiedere il cambio dopo soli diciannove minuti, coprendosi il volto con la maglia per nascondere la sua delusione.
La sua partecipazione alla partita è stata breve, essendo entrato al 55' al posto di Zaniolo, nella speranza di portare quella scintilla tecnica che la squadra di Palladino non era riuscita a trovare. Era partito dalla panchina a causa di una settimana di febbre e tonsillite, come spiegato dal tecnico.
Gudmundsson appare triste e a disagio, e le ragioni di questo stato d'animo sono difficili da individuare. Dal punto di vista fisico, non è mai riuscito a esprimere il suo potenziale. È arrivato a Firenze con un problema al polpaccio e ha dovuto attendere fino al 22 settembre per debuttare, entrando nella ripresa e contribuendo in modo decisivo alla vittoria contro la Lazio. Tuttavia, meno di un mese dopo, ha subito un altro infortunio a Lecce, che lo ha costretto a rimanere fuori fino ai primi di dicembre. Successivamente, ha affrontato una febbre con tonsillite che lo ha tenuto lontano dal campo nella sfida contro l'Inter, e ora si trova a dover affrontare un nuovo infortunio.
In totale, ha collezionato diciotto presenze in tutte le competizioni, segnando cinque gol, ma ha giocato solo 820 minuti. A complicare ulteriormente la situazione ci sono stati anche pensieri extracampo che hanno influito sulla sua serenità. Il 10 ottobre, il tribunale distrettuale di Reykjavik lo ha dichiarato innocente in merito a un'accusa di cattiva condotta sessuale, ma il 4 novembre la Procura ha deciso di fare ricorso, il che significa che la questione potrebbe non risolversi prima di giugno 2025.
La Fiorentina ha acquisito Gudmundsson dal Genoa con un prestito oneroso di 8 milioni e un diritto di riscatto fissato a 17 milioni più 3,5 di bonus, per un totale massimo di 28,5 milioni, rendendolo l'acquisto più costoso della storia del club. È difficile prevedere come si evolverà la situazione, ma i prossimi tre mesi saranno cruciali per il futuro di un giocatore che Palladino ha fortemente voluto. Ci si può chiedere cosa sarebbe potuta essere la Fiorentina con il suo miglior giocatore in piena forma, sperando che non sia troppo tardi per trovare risposte a queste domande.
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