Il giovane talento della Fiorentina fatica a trovare spazio nella stagione 2023-2024. Tra competizioni parallele e un mercato in fermento, il futuro resta tutto da scrivere

Michael Kayode, rivelazione della stagione scorsa, rappresenta oggi uno dei paradossi della Fiorentina. A dodici giornate dalla Serie A 2022-2023, aveva già collezionato 473 minuti in campo, ma quest’anno si ferma a soli 25 minuti complessivi, distribuiti in appena tre presenze. Numeri che raccontano un’involuzione evidente, sebbene influenzata dal ritorno in grande forma di Dodô, ora punto fermo della squadra e convocato anche in nazionale brasiliana.  
Eppure, lo scorso mercato estivo aveva visto il giovane difensore al centro di un vivo interesse europeo. Aston Villa, Brentford, Newcastle e persino club italiani come Milan e Arsenal avevano sondato il terreno, con offerte significative rifiutate dalla società viola, determinata a trattenerlo. Ma oggi lo scenario potrebbe cambiare: con il mercato di gennaio alle porte, Kayode e il suo entourage potrebbero valutare nuove opzioni per non arrestare il suo percorso di crescita.  

La gestione delle gerarchie da parte di mister Palladino aggiunge un ulteriore elemento di riflessione. Dopo un turnover iniziale, l’allenatore ha stabilito ruoli ben definiti, creando una netta distinzione tra i titolari della Serie A e le seconde linee utilizzate principalmente in Conference League. Questo ha portato a una distribuzione disomogenea del minutaggio, con giocatori come Kayode, Ikonè e Biraghi che trovano più spazio in Europa che in campionato.  

Le prestazioni non sempre convincenti nelle competizioni internazionali, però, non hanno aiutato i giocatori meno impiegati a scalare le gerarchie. La partita contro il Como, in programma nei prossimi giorni, potrebbe rappresentare una delle ultime occasioni per Kayode di impressionare lo staff tecnico e guadagnarsi un ruolo più importante nel gruppo.  

Il finale di 2024 si preannuncia intenso per la Fiorentina, con dieci partite in trentacinque giorni. Un calendario fitto che richiederà un contributo decisivo anche da parte delle seconde linee. Kayode, dal canto suo, rimane fiducioso: “Non sono assolutamente deluso. Il mister mi tiene in considerazione e quando c’è spazio, come in coppa, mi fa giocare.” Tuttavia, la voglia di crescere e ritagliarsi un ruolo da protagonista potrebbe spingere il giovane talento a cercare nuove opportunità altrove.  

Che sia in prestito o in modo definitivo, il futuro di Michael Kayode resta un’incognita. Ma una cosa è certa: la sua determinazione non è in discussione.

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